L’incontro al Quirinale

La Nazionale femminile di calcio oggi. 24 luglio, è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo l’avventura a EURO 2025, le Azzurre e lo staff tecnico e il presidente federale Gabriele Gravina sono stati accolti dal Capo dello Stato al rientro in Italia.

Mattarella aveva già reso onore al percorso della Nazionale femminile nel 2019, dopo l’avventura al Mondiale francese che si concluse ai quarti di finale. Nell’Europeo in Svizzera, la squadra guidata da Andrea Soncin ha saputo invece arrivare tra le prime quattro d’Europa: un traguardo che l’Italia non raggiungeva dal 1997.

«Un torneo di alto livello e grande qualità», con il quale «avete mandato un messaggio alla società del nostro Paese». Così il presidente della Repubblica ha accolto al Quirinale la Nazionale femminile di calcio, rientrata dall’Europeo. Rivolgendosi alle azzurre, ha ricordato un incontro simile avvenuto sei anni fa, sottolineando come «il calcio femminile è da sorreggere e incoraggiare. In sei anni è stata fatta molta strada».

Mattarella ha ribadito, come allora, il richiamo all’articolo 3 della Costituzione: «l’uguaglianza, le pari opportunità, le pari condizioni: dalla preistoria tutto è stato sempre più difficile per le donne», una realtà che, ha detto, «per fortuna si sta superando. Ma c’è ancora tanta strada da fare». Lo sport, ha aggiunto, «è di esempio, può migliorare le relazioni sociali, le rafforza e le consolida». E in questo le azzurre «avete dato un contributo importante per rendere il Paese più giusto e consapevole».

«Vi ho chiesto di venire qui facendo una deviazione nei vostri programmi per ringraziarvi e farvi i complimenti: ringraziarvi per lo splendido Europeo che avete fatto», ha proseguito il Presidente della Repubblica, riconoscendo come le giocatrici abbiano «reso onore alla maglia e alla bandiera del vostro Paese».

«In tutti gli interventi è emerso come lo sport sia un elemento necessario e fondamentale, un’avanguardia, dato che gli atleti che emergono trascinano con il loro incoraggiamento ragazzi, ragazze e bambini», ha continuato Mattarella, aggiungendo con entusiasmo: «Complimenti per come avete svolto magnificamente questo Europeo. E non lo dico perché qualcuno me lo ha fatto sapere, ma perché vi ho seguito sempre, visto che l’orario me lo consentiva: è stato un percorso magnifico». Ha anche rivelato di aver «predisposto tutto per raggiungervi a Basilea», ma la mancata finale «non deve farci catturare» dalla «successione di numerosi episodi sfortunati». Per il Capo dello Stato, infatti, «voi il vostro trofeo lo avete conquistato, le vostre medaglie avute. Avete scritto una bellissima pagina dello sport con prestazioni di alto livello».

Il Commissario Tecnico Andrea Soncin ha parlato con emozione.

«Sono emozionato e grato per essere qui. C’è grande soddisfazione per quanto abbiamo fatto e la delusione per quanto avvenuto, ma la stiamo superando pensando al nostro percorso». Soncin ha definito il cammino della Nazionale una «vittoria culturale» e ha detto: «Sono convinto che, dopo aver visto le partite, tanti genitori permetteranno alle loro figlie di seguire la loro passione». E ha concluso: «Il movimento sta crescendo, grazie al lavoro della Federazione, e quando si crede in ciò che si fa si scrive comunque una pagina della storia. La nostra è solo all’inizio».

Visibilmente commossa, l’attaccante e capocannoniera Cristiana Girelli ha dichiarato: «Meritiamo rispetto e visibilità: il calcio femminile, in Italia, ha fatto tanta strada ma ha ancora fame». Poi ha aggiunto: «Vogliamo sognare in grande, perché sappiamo che sulle nostre spalle non abbiamo solo la maglia azzurra, ma il sogno di tante bambine che vogliono arrivare lì dove siamo noi: ogni bambina con un pallone in mano ha diritto a sognare».

Rievocando l’amara semifinale con l’Inghilterra, Girelli ha ricordato: «Siamo arrivate a un minuto dalla finale, ma non è quel minuto che ci qualifica: è il cammino. Questa non è una squadra, ma un collettivo che sa cadere senza spezzarsi».