La dottoressa Camilla Di Pasquali, fondatrice di BTX Bar Italia, svela il segreto di un lifting soft e senza bisturi, che ridefinisce i volumi e illumina la pelle con un approccio personalizzato e naturale
C’è chi lo chiama effetto glow e chi lo considera il nuovo anti-aging intelligente. Il lifting liquido (o gentile) è oggi tra i trattamenti più richiesti da chi cerca un cambiamento delicato ma percepibile, perfetto per riscoprire la bellezza naturale del volto senza perdere la propria identità. Nessun bisturi, nessuna convalescenza, solo piccoli interventi mirati per ridefinire i volumi e restituire luminosità al viso.
Alla guida di questo approccio c’è BTX Bar Italia, fondato dalla dottoressa Camilla Di Pasquali – chirurgo plastico estetico e maxillo-facciale – che ha portato l’estetica soft – modulabile, naturale e accessibile a tutti – in città come Milano, Monza, Roma e (a breve) anche Napoli, grazie a un team di medici estetici formati, protocolli sicuri e un’estetica minimale ma studiata.

Abbiamo chiesto alla dott.sa Di Pasquali di raccontarci come funziona questo nuovo approccio e perché piace anche alle pazienti più attente e mature.

Il lifting liquido promette un viso più definito, compatto e luminoso senza bisturi. Ma come funziona concretamente? E quanto tempo serve per notare davvero la differenza?
“Iniziamo spiegando cosa sia un lifting liquido: un trattamento “full face”, cioè su più aree del volto, che va a migliorare punti chiave del viso che possono avere problemi strutturali (come nel caso dei pazienti piú giovani) o segni di invecchiamento tissutale.
Nel primo caso parleremo di full face “beautyfication”, mentre nel secondo di “lifting liquido”. In tutti e due i casi gli strumenti per raggiungere il risultato sono prevalentemente filler e tossina botulinica, in associazione a biostimolanti cutanei per trattare tutte le parti del viso. Il risultato è visibile sin da subito per quanto riguarda i filler, ma richiede un periodo di assestamento variabile tra i 15 e i 20 giorni. Per il risultato della tossina dobbiamo aspettare la fine dell’attivazione che avviene a 15 giorni”.
Siamo cresciuti con il culto del “no filter”, ma oggi si cercano trattamenti intelligenti che migliorino senza stravolgere. Come si trova il giusto equilibrio tra armonizzare i volumi e mantenere l’espressività del viso?
“Da chirurgo plastico, il mio approccio – che è poi quello di BTX Bar Italia – è analizzare ogni volto in modo scientifico e personalizzato, rispettando linee guida anatomiche e proporzioni auree, ma senza mai replicare modelli “preconfezionati”. Questo concetto secondo me è imprescindibile per non snaturare il viso di una persona. La standardizzazione della bellezza è un concetto che va superato se inteso come la riproduzione di un modello imposto, come pure il diktat della perfezione: non esiste il viso “giusto”, esiste il tuo viso, che può essere valorizzato restando autentico. Trattare zigomi, labbra o mandibola non significa cancellare, ma armonizzare, valorizzando peculiarità e proporzioni personali, per impostare un protocollo terapeutico e preventivo, e non “il tipo di viso in voga ora”.
Il famoso effetto “glow” oggi è quasi una priorità, anche più delle correzioni. Che ruolo ha nel lifting liquido? Solo micro-iniezioni o anche skincare mirata?
“L’effetto glow non è solo una questione estetica, ma l’espressione di benessere cellulare di una pelle sana, idratata, luminosa. Lo otteniamo grazie all’iniezione di sostanze mirate a migliorare l’idratazione della pelle, la produzione di collagene e la diminuzione dell’infiammazione, ma anche con trattamenti di skincare ad alto valore funzionale.
È il caso del nostro Peptide Serum, che molte pazienti affiancano al protocollo iniettivo per prolungare e potenziare l’effetto glow nel tempo. Ma non dobbiamo dimenticarci che uno stile di vita sano ed equilibrato sono la base per mantenere e potenziare gli effetti di una pelle sana”.
Ogni viso ha le proprie esigenze: quanto è personalizzabile un trattamento di lifting liquido?
“Ogni volto racconta una storia diversa. Il lifting liquido è un trattamento altamente sartoriale, modulabile in base all’età, alle aspettative e all’anatomia del viso.
Una giovane donna può voler ridefinire la linea mandibolare o illuminare lo sguardo; una paziente più adulta può desiderare un effetto lift più ampio, ma sempre soft e non invasivo. L’approccio corretto nella mia/nostra visione è quello di correggere problemi anatomico strutturali nelle pazienti più giovani. Un esempio? Capita spesso che una paziente arrivi in ambulatorio con una richiesta specifica, ad esempio di “correggere il naso”, ma analizzando i volumi scopriamo che il mento è retratto. Armonizzando il mento, il naso risulta meno prominente. Questo è il potere di una diagnosi morfologica completa da parte di un professionista: risolvere l’insieme, non solo la parte”.
C’è chi è incuriosita ma teme ancora che anche un mini-trattamento possa “stravolgere troppo”. Cosa rispondete a chi ha questa paura?
“Che capiamo perfettamente. Certa medicina estetica – purtroppo ancora virale sui social – per troppo tempo, ha veicolato un’estetica omologante, che non tiene conto delle caratteristiche personali e tende ad intervenire in maniera “miope” solo su dei tratti specifici, senza analizzare l’insieme. Ma i tempi sono cambiati. Le tecniche si sono affinate, la sensibilità si è evoluta.
Da BTX Bar Italia lavoriamo su un’idea di bellezza potenziata, non rifatta, dove ogni dettaglio è calibrato per risaltare le peculiarità di una persona. Il nostro motto? “You, better”. Chi arriva da noi riceve una consulenza approfondita e un trattamento costruito su misura, con risultati visibili ma naturali”.










