Battibecco tra Nikita Pelizon e Cristina Quaranta. Signorini interviene: “Devi chiedere scusa”

Nikita Pelizon e Cristina Quaranta dopo l’accesa discussione tornano ad affrontare un confronto in diretta: l’accaduto

Nikita Pelizon e Cristina Quaranta nel decimo appuntamento tornano a chiarirsi dopo gli ultimi avvenimenti in Casa. Nella scorsa puntata le due donne si sono ritrovate faccia a faccia a causa di alcune incomprensioni.

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Il confronto in diretta

Nikita e Cristina nel corso della serata si ritrovano ad affrontare un nuovo confronto in diretta. Nikita afferma: “A me piace avere una convivenza serena e tranquilla più possibile. Quindi mi fa solo che piacere che siamo tutti sereni e appunto in pace e che parliamo tra di noi. Non sapevo di queste quattro perdite che ha avuto, mi dispiace tantissimo sicuramente è difficile da superare. Ci tengo anche a dire che non mi hai chiesto scusa della sfuriata però abbiamo avuto semplicemente delle giornate dove siamo state mature nel darci il “buongiorno” […]”

Cristina dichiara: “Partiamo dal presupposto che io non so le storie di tutti i partecipanti di questa Casa, non è che parliamo tra di noi e ci confidiamo. E’ ovvio che se avessi saputo la sua storia o quel poco che ha raccontato lunedì. Io non ce l’ho con Nikita, io non l’ho mai neanche nominata. Se mi fosse stata antipatica io l’avrei nominata, non l’ho mai fatto. Io dico solo che per come sono fatta io Nikita non mi si avvicina perchè siamo in due mondi diversi”. 

Nikita replica alle parole della gieffina: “La frattura che adesso è iniziata con le settimane, perchè inizialmente eravamo molto unite, dormivamo insieme, la truccavo prima delle puntate”. 

Dallo studio interviene Alfonso Signorini affermando: “Cristina ho visto qualcosa che non mi è piaciuto. Non so con chi stessi parlando, avete iniziato a litigare hai infilzato una serie di insulti, di parole negative, una serie di aggettivi negativi tu ci hai messo la parola: “mongoloide”. Questa cosa non mi è piaciuta e secondo me devi chiedere scusa. […] Non si può a 50 anni ancora cadere in queste cose tremende”.