Oggi il Capo dello Stato ha ricevuto gli azzurri protagonisti di un weekend da sogno
“Notti magiche” cantava Gianna Nannini e la sua hit da ore riecheggia per strada e tra le case degli italiani. La vittoria degli Europei 2020 ha regalato una gioia agli italiani.
Poche ore prima dell’impresa, Matteo Berrettini aveva sfiorato la sua. Il tennista 25enne di Roma è diventato il primo italiano della storia ad arrivare in finale a Wimbledon.
Si è difeso con le unghie e con i denti ha strappato un set al numero un mondo, Novak Djokovic ma alla fine non ce l’ha fatta.
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Ieri sera ha comunque festeggiato a Wembley, accanto a Sergio Mattarella. Il futuro del tennis è nelle sue mani ed ecco che anche lui oggi ha incontrato il Capo dello Stato e Mario Draghi.
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Elegante, in giacca e cravatta, prima di entrare ha detto: “Mi auguro di aver portato il tennis nelle case degli italiani, devo ancora realizzare quello che ho fatto”.
Poco prima di entrare al Quirinale, invece, Roberto Mancini ha detto: “Dedico la coppa a tutti gli italiani, in particolare a quelli che risiedono all’estero”.
A prendere per primo la parola durante la cerimonia il Presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Grazie al presidente Mattarella per questa iniziativa organizzata con immediatezza delle vicende sportive. Con la sua proverbiale sensibilità nei confronti del nostro mondo ha voluto pensare ai nostri protagonisti a prescindere da come sarebbero andate le due finali.E’ stato straordinario il comportamento dei nostri ragazzi. Ci hanno fatto sentire tutti orgogliosi di essere italiani. Sono fiero di rappresentare oggi tennis e calcio. Lo sport italiano, oggi come mai, è forte e apprezzato come mai.
Poi dopo i due Presidenti della Federcalcio, Gabriel Gravina e della Federtennis, Angelo Binaghi è toccato al condottiero degli azzurri Roberto Mancini.
“Siamo orgogliosi di essere qui al Quirinale. Ringrazio Mattarella per essere stato il primo tifoso della Nazionale – e poi – bbiamo costruito una delle più belle pagine della storia del calcio. Dedichiamo la vittoria agli italiani e faccio i complimenti anche a Berrettini. Sono sicuro che tornerà a Wimbledon e vincerà un giorno”.
Poi Chiellini: “Vogliamo dedicare la vittoria al presidente Mattarella, a tutti gli italiani e a Davide Astori. Davide è sempre presente nei nostri pensieri. Questo successo è una vittoria di gruppo, di chi è riuscito ad anteporre il bene collettivo al singolo. Non siamo qui perché abbiamo segnato un rigore in più, ma perché abbiamo creduto nei valori dell’amicizia – e poi rivolgendosi a Matteo Berrettini – Ti abbiamo tifato come un fratello, non smettere mai di sognare”.
Infine è toccato a Matteo Berrettini: “Per me è un sogno essere qui e un sogno aver partecipato alla finale con Djokovic. Spero di tornare qui con un trofeo più importante per rendere ancora più orgogliosi tutti voi”.
Sia il tennista che gli azzurri hanno poi omaggiato Mattarella, con una racchetta e con una maglietta. Infine proprio il Capo dello Stato ha preso la parola: “Oggi è il giorno degli applausi. Ieri abbiamo seguito con il presidente Gravina la vittoria della Nazionale. Ieri sera avete meritato di vincere ben aldilà dei rigori: perché avete disputato la partita con due handicap, il tifo a sfavore e il gol subito a freddo. E’ stata un’impresa meritata”.
Poi rivolgendosi al romano: “Ho seguito quel set, prima di volare a Londra, la vittoria del primo set equivale a una vittoria”.
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