Atletica, scoppia il caso spionaggio: il fratello di Tortu avrebbe “indagato” su Jacobs
Il velocista, ex campione olimpico, starebbe valutando l’azione legale
Marcell Jacobs sarebbe stato spiato nel periodo post Tokyo 2020. In questo caso non ad opera solo di hacker: da ottobre si sa che è uno e unico sportivo spiato da poliziotti e appunto hacker di Equalize.
Stando a quanto ha raccontato ieri, 13 febbraio, Il Fatto Quotidiano, sarebbe stato controllato anche da Giacomo Tortu, fratello di Filippo e che ha sempre gestito la sua immagine.
Secondo quando emerge l’ex atleta avrebbe contattato il poliziotto Carmine Gallo, che gestiva abusivamente delle intercettazioni, di indagare su Jacobs e sul suo eventuale utilizzo di sostanze dopanti.
Pronta la reazione dell’ex campione olimpico sui 100: “In relazione all’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano relativamente a una attività di spionaggio che sarebbe stata commissionata nei confronti suoi e di suoi collaboratori, Marcell Jacobs non commenta, ma in attesa di ulteriori dettagli e verifiche ha dato mandato al suo avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa.”
Oggi, Corriere della Sera ricostruisce i fatti. “Giacomo Tortu, accompagnato da un avvocato di fiducia, avrebbe incontrato almeno due volte Gallo nella sede di Equalize a Milano, chiedendogli di intercettare telefonate e recuperare anche vecchie chat tra Jacobs, il suo allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello Magnani e il nutrizionista Giacomo Spazzini. Tortu sarebbe stato convinto di trovare nelle conversazioni prove di doping (a Gallo avrebbe chiesto di cercare anche referti di esami del sangue) di un atleta mai sfiorato da sospetti”.
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Il tutto sarebbe avvenuto su ricompensa di 10mila euro. Dalle intercettazioni si ascolta: «L’avvocato mi ha già detto che non ci sono problemi per l’anticipo — scrive Gallo al suo collaboratore operativo Lorenzo Di Iulio —. Digli a Gabriele (Pegoraro, altro collaboratore di Gallo ndr) che può stare tranquillo perché l’avvocato è serio… Tra oggi e domani mi porta il 50% di anticipo».
Anticipo pagato ma non si trova nulla che compromette la posizione di Jacobs. Intanto Tortu ha preso le distanze: «Ho appreso la notizia dagli organi di informazione, confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato ad eventi da cui sono totalmente estraneo» mentre Giacomo non ha risposto.
Se il tutto fosse confermato la vicenda sarebbe grave e intanto il procuratore federale sarebbe pronto ad aprire un fascicolo nei confronti di Giacomo Tortu che è tesserato Fidal.
Ph. Credit: FIDAL COLOMBO