Atletica, il bronzo di Andriy Protsenko ai Mondiali dopo gli allenamenti tra la macerie in Ucraina

Il saltatore in alto ha conquistato il terzo gradino del podio a Eugene

Andriy Protsenko è il saltatore in alto ucraino che ai Mondiali di Atletica in corso a Eugene a portato a casa il bronzo.

Protsenko ha continuato ad allenarsi in Ucraina, tra le bombe e le macerie della guerra che continua a lacerare suo paese.

Tuttosport ha ripreso le parole dell’atleta che ha raccontato come mai sia rimasto in Ucraina.

“Mia figlia si trovava in un piccolo villaggio vicino a Kherson, dall’altra parte del fiume. Il 24 febbraio, il giorno dell’invasione russa, siamo andati a prenderla ma quando ci siamo messi in viaggio per trasferirci in una zona più sicura, in Ucraina occidentale, il ponte era già stato occupato dall’esercito russo”.

Poi sul portale World Athletics sono state date ulteriori notizie. Protsenko si è arrangiato come ha potuto, sfruttando barre di ferro, creando anche una struttura per il sollevamento pesi.

“Non c’era la possibilità di fare salto in alto, ma almeno ho trovato la possibilità di correre. Non è stato poi così difficile crearsi l’attrezzatura. La vera cosa difficile era trovare le motivazioni per allenarmi, ma fortunatamente, almeno, potevo farlo”.

E poi: “Il nostro primo tentativo di partire non ha avuto successo, perché c’erano già delle enormi difficoltà sul modo in cui avremmo potuto farlo. Dopodiché, abbiamo fatto le valigie e abbiamo aspettato che apparisse un nuovo percorso sui canali Telegram che seguivamo”.

Solo dopo mesi, come hanno raccontato poi i media ucraini, è riuscito ad andarsene dal suo paese.

Prima è arrivato in Portogallo e poi in Spagna. Attualmente la famiglia ha trovato accoglienza in Francia, assistita dalle associazioni umanitarie.

Il piano di Protsenko è quello di trasferirsi in Polonia dove vive il suo allenatore.

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