Atletica, abusi su minori: la denuncia di un genitore

Il racconto di un genitore di una ragazza

Dopo lo scandalo atletica emerge una storia simile anche a livello di atletica leggera. Su Il Fatto quotidiano è apparsa una denuncia che riguarda una cadetta, quindi una ragazza minore.

Sul quotidiano è stata condivisa una lettera di una mamma che denuncia quanto accadeva alla figlia che faceva atletica in una società, di cui non parla, che però è nota e celebre.

La mamma racconta: “Le pressioni cominciano, perentorie, di pari passo con i ritagli di giornale esposti e le farneticazioni sul punteggio di certe sue prestazioni“.

Cambia categoria, da ragazza diventa cadetta e i genitori stabiliscono che sia la figlia a stabilire quando passare di categoria.

“Sarà lei a decidere quando specializzarsi. Ci raccomandiamo di evitarle pressioni, di tenere in considerazione l’aspetto ludico e i desideri di nostra figlia, presente al colloquioDi qui in poi non c’è più pace. In barba agli accordi, provare altre specialità, velocità, lanci, salti, diventa una battaglia“.

E continua:

“Musi e ripicche meschine dell’allenatrice che vive come un affronto personale il fatto che una bambina non si dia anima e corpo alla specialità da lei allenata. Dirigenza e allenatori, smaniosi di risultati e articoli sui giornali, attaccati come un cane sull’osso. Continuamente redarguita per imporle il percorso atletico che hanno deciso. Condotta in angusti uffici per discorsi interminabili a porte chiuse, senza il nostro permesso. Anche infortunata, deve allenarsi e gareggiare, soprattutto se c’è qualche gara che conta. Alimentazione, abbigliamento, tempolibero: appunti su tutto, con brutte maniere e sufficienza”.

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Dopo i campionati italiani il 6 settembre del 2021 succede un grave fatto.

“Allenatrice e direttore sportivo trascinano nostra figlia in ufficio anche se lei dice che non vuole, che è stufa di discorsi. Viene addossataal muro, urla e offese con la faccia a pochi centimetri dal suo viso. Lei grida che devono parlare con i genitori, di chiamarli, che vuole andare via, allora il direttore aguzzino mette con impeto la mano sulla maniglia della porta già chiusa, non può uscire. Finalmente la mollano, l’allenatrice, beffarda, le dice “Corri, così ti sfoghi””.

Dopo la denuncia della ragazza e l’intervento dei genitori arriva il provvedimento della società che la sospende fino a fine 2021.

Motivazione: i fatti accaduti il 6.9 integranti accuse e ingiurie, che solo loro hanno pronunciato! 14 anni, sbattuta fuori da tutto, di colpo: dal campo, dagli allenamenti, dall’atletica e dai compagni, dalle gare imminenti”.

Attualmente sarebbero stati esclusi da tutte le società.

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