Il via libero dalla Gran Bretagna
Julian Assange verrà estradato negli Stati Uniti. La notizia arriva dalla Gran Bretagna dopo la decisione della Ministra dell’Interno Britannica, Priti Patel.
Il via libera, non sorprese e arriva dopo che in UK era stata ultimata la proceduta giudiziaria nei confronti di Julian Assange.
Da anni l’attivista australiano è al centro di questioni legali per la diffusione di documenti segreti e riserbai sulla piattaforma, da lui fondata, Wikileaks.
Assange rischia così di dover scontare, con il carcere, la pena negli Stati Uniti. I documenti da lui diffusi riguardano anche le strategie militari e l’operato degli USA in Iraq e Afghanistan.
Ora per l’australiano 14 giorni per presentare il ricorso. Ricorso che potrebbe essere presentato alla Corte Europea dei Diritti Umani di cui il Regno Unito fa ancora parte.
Wikileaks ha detto: “Un giorno buio per la libertà di stampa”.
Mentre la moglie di Julian Assange, Stella, ha spiegato: “Oggi non è la fine della lotta. È solo l’inizio di una nuova battaglia legale – e poi –un giorno oscuro per la libertà di stampa e per la democrazia britannica. Julian non ha fatto nulla di male, non ha commesso alcun crimine e non è un criminale. È un giornalista e un editore, e viene punito per aver fatto il suo lavoro”.
Assange, in questi anni aveva ricevuto sostegno e asilo nell’ambasciata londinese dell’Ecuador che però ha ritirato il sostena nel 2019.
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Assange, uscito dall’ambasciata è così stato subito arrestato dalla polizia britannica per la violazione della libertà provvisoria che gli era stata concessa all’inizio dell’intricata vicenda giudiziaria.
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