
L’uomo è rimasto ucciso in un attacco a un coniglio delle Nazioni Unite
Luca Attanasio, appena un anno fa aveva ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace per il suo impegno per mantenere rapporti pacifici tra i vari popoli.
Luca, 43 anni, è stato ucciso oggi durante l’attacco a un convoglio Onu in Congo, paese di cui era ambasciatore, tra l’altro era uno dei più giovani di sempre a ricoprire un ruolo così importante.
Dal 2017 era in missione in Congo dopo aver svolto vari ruoli nelle ambasciate di Svizzera, Marocco e Nigeria.
Attanasiao era sposato con Zakia Seddiki (conosciuta in Marocco e da cui ha avuto tre figli) fondatrice dell’associazione umanitaria “Mama Sofia” che agisce nelle aree più difficili del Congo con l’obiettivo di salvare la vita a bambini e giovani madri.
Nato a Milano si era laureato con lode all’Università di Milano Luigi Bocconi e aveva intrapreso poco dopo gli studi la carriera diplomatica. Come racconta “Il Messaggero” ha lavorato anche alla Farnesina e dove viene assegnato alla direzione per gli Affari Economici, Ufficio sostegno alle imprese, poi alla segreteria della direzione generale per l’Africa. Successivamente è vice capo segreteria del sottosegretario di Stato con delega per l’Africa e la Cooperazione Internazionale (2004).
In seguito, all’estero diviene capo dell’Ufficio Economico e Commerciale presso l’Ambasciata d’Italia a Berna e console generale reggente a Casablanca, Marocco. Nel 2013 torna a lavorare per la Farnesina e riceve l’incarico di Capo Segreteria della direzione generale per la mondializzazione e gli affari globali.
cordoglio del Presidente #Mattarella per la morte dell’Ambasciatore Luca #Attanasio, del Carabiniere Vittorio #Iacovacci e del loro autista pic.twitter.com/hqJptje9Kb
— Quirinale (@Quirinale) February 22, 2021
Poi l’Africa, prima in Nigeria poi appunto in Congo.
Come riporta Ansa, una fonte della Farnesina, spiega: “L’ambasciatore, è deceduto dopo essere stato ferito da colpi d’arma da fuoco all’addome ed è arrivato all’ospedale di Goma in condizioni critiche. Le forze armate del Congo stanno facendo il possibile per sapere chi siano gli autori dell’attacco”.
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