Al-Awda in crisi: sanità al collasso nella Striscia di Gaza

Gaza

La situazione è allarmate

Dal 2 marzo Gaza è completamente isolata: non entrano alimenti, farmaci né aiuti umanitari. Le conseguenze dell’assedio sono devastanti. All’ospedale Al-Awda, il dottor Salha racconta che da circa 200 pazienti al giorno si è passati a oltre 2.000, in gran parte donne e bambini. La malnutrizione è diffusa, aumentano parti cesarei, aborti spontanei e neonati sottopeso.

Le scorte sono esaurite, il personale sopravvive con un solo pasto al giorno e alcuni medici sono crollati per la fame durante i turni. È una vera emergenza umanitaria.

Jamil Sawalmeh di ActionAid Palestina denuncia che gli aiuti previsti non bastano. Le conseguenze della guerra e della fame saranno profonde e durature. Serve un cessate il fuoco immediato e stabile, insieme a un accesso sicuro e costante agli aiuti umanitari. Le misure temporanee non bastano: è urgente una risposta decisa da parte della comunità internazionale.

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