Aggressione a professoressa, lo studente non dà spiegazioni sul gesto e il giudice dispone il trasferimento in carcere
Per lo studente di Abbiategrasso che in aula ha aggredito la propria insegnante con un coltello e poi ha spaventato i compagni con una pistola è previsto il trasferimento in carcere. A pesare sulla scelta, probabilmente il fatto che il giovane non ha fornito alcuna spiegazione del gesto compiuto.
Il giovane, riporta il Corriere della Sera, «Non ha formulato alcuna riflessione critica rispetto alla gravità dei propri atti» e ha di fatto solo «ammesso la propria responsabilità, non riuscendo a fornire una giustificazione per il gesto compiuto».
Inoltre, dalla ricostruzione dei fatti, è emersa anche la gravità del reato e le aggravanti. In particolare dagli atti dell’inchiesta è emersa una forma di premeditazione. Sempre il Corriere della Sera, spiega di come l’azione compiuta dal 16enne fosse “un agguato premeditato e in qualche modo pianificato: lo studente infatti ha prima colpito con il coltello la sua insegnante di italiano e storia, poi con la pistola finta (ma identica a un’arma vera perché aveva tolto il tappo rosso che la identifica come riproduzione) ha fatto allontanare tutti i compagni dall’aula, spaventandoli”.
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Dunque, il giovane sarà trasferito in carcere, nonostante la proposta del legale della sua famiglia, che chiedeva la sistemazione in una struttura sanitaria. Il giovane, per le ferite riportate nella colluttazione, e per accertamenti è stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. Nei giorni scorsi in ospedale ha parlato poco e poche sono state le parole dette davanti al giudice.
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