Il politico ha attaccato la scelta del CIO
Paola Egonu, e la notizia è diventata virale, è stata scelta come una degli atleti che porterà il vessillo olimpico ai Giochi di Tokyo 2020.
La news ha catturato anche l’attenzione di Mario Adinolfi.
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Paola Egonu diventa portabandiera olimpica perché incarna un cliché e non per meriti sportivi, ci sono almeno 30 atleti nella delegazione italiana con un curriculum più valido della Egonu, ma con la colpa di essere bianchi o eterosessuali. Egonu è un triste inno al conformismo.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) July 20, 2021
Il leader del Popolo della Famiglia se l’è presa con la scelta del CIO: “Perché incarna un cliché e non per meriti sportivi, ci sono almeno 30 atleti nella delegazione italiana con un curriculum più valido della Egonu”.
A onore del vero, la Egonu era già stata in lizza per diventare portabandiera italiana ma alla fine proprio per meriti sportivi il CONI ha portato Giovanni Malagò a preferirle Jessica Rossi che una medaglia olimpica l’ha già portata a casa.
La scelta è ricaduta sulla pallavolista al contrario di quanto sostiene Adinolfi, non per cliché ma proprio per il suo talento.
L’azzurra, ormai da anni presenza fissa della Nazionale, è reduce da un anno in cui ha vinto tutto con la maglia del suo club, l’Imoco Conegliano.
Solo in questa annata ha portato a casa Scudetto, Coppa Italia, Champions e Supercoppa. L’opposto è anche in grado di siglare più di quaranta punti a match.
Il coach della Nazionale, Davide Mazzanti ha puntato tutto su di lei a tal punto che la giocatrice è l’unica opposto di ruolo.
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