Due giorni fa è venuta a mancare una grandissima illustratrice italiana: Anna Merli, celebre, soprattutto, per essere stata l’illustratrice delle W.I.T.C.H.

Nata a Cremona nel 1974, Anna Merli si formò all’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano e successivamente si diplomò all’Accademia Disney.
La sua carriera prese rapidamente il volo grazie a una collaborazione duratura con Walt Disney Italia, illustrando e disegnando fumetti per proprietà come W.I.T.C.H., Fairies, Winnie the Pooh, Lilo & Stitch e Monsters & Co, cosa non a tutti nota.
Anna Merli fu molto più di un’illustratrice: era un’artista capace di evocare mondi sospesi tra fiaba e malinconia.
Anna Merli, con le sue prime tavole, contribuì a forgiare l’identità visiva e l’incanto della serie WITCH sin dagli esordi, serie che ha lasciato una grande impronta nella generazione fine anni ’90 e inizio anni 2000, di cui anche io faccio parte.
Recentemente ha proprio dichiarato:
«Ho sempre amato disegnare le figure femminili nelle quali mi identifico… anche disegnatori che ‘deformano’, nell’astrattismo, è ben visibile una conoscenza dell’anatomia… penso che partire dall’osservazione della realtà sia indispensabile per una buona resa». E questo descrive benissimo la potenza della sua matita e della sua mente, e del perché è stata così incisiva nel mondo del fumetto e dell’illustrazione.
Il suo tratto era delicato e mistico, ricco di acquerelli e toni pastello, offriva un’eleganza che pochi altri sapevano trasmettere in quel modo.
Anna Merli ci lascia troppo presto, a soli 51 anni, ma il suo segno rimane inciso per chi l’ha ammirata e per chi con le sue illustrazioni ci è cresciuta.
Una creatrice capace di intrecciare fiaba e realismo, partecipando ad alcune delle icone per generazioni di lettori, da W.I.T.C.H. a END, passando per storie delicate come Rose.
Il suo apporto all’illustrazione italiana, così raffinato e unico, resterà sempre vivo, e per chi, come me, che per 5 anni delle elementari ha portato con sé a scuola lo zaino delle W.I.T.C.H, rimarrà anche parte della formazione artistica e creativa di molti bambini e bambine.
Grazie ancora Anna.