Dopo un’estate di lavoro a Los Angeles, l’artista torna con un brano che anticipa la grande prima allo Stadio Olimpico. L’evento è già sold out 

Achille Lauro torna a farsi sentire. Dopo un’estate passata in gran parte a Los Angeles, dove ha lavorato intensamente in studio tra scrittura, produzione e nuove collaborazioni, l’artista annuncia Senza una stupida storia, il nuovo singolo disponibile dal 12 settembre su tutte le piattaforme digitali.

Il brano rappresenta un nuovo tassello del progetto discografico Comuni Mortali, album in cui Lauro continua a indagare il lato più umano e vulnerabile delle relazioni e dell’identità, lasciando da parte gli eccessi più provocatori del passato per dare spazio a una scrittura più intima e personale.

Senza una stupida storia è, come suggerisce il titolo, una riflessione lucida e disillusa su ciò che resta dopo la fine di un amore, un racconto musicale che si muove tra malinconia e consapevolezza, senza appoggiarsi ai cliché romantici. Il sound mantiene quella cifra pop sofisticata che ha caratterizzato gli ultimi lavori dell’artista, segnando al tempo stesso una continuità e un’evoluzione nella sua ricerca musicale.

Il singolo arriva in un momento cruciale per la carriera di Achille Lauro, reduce da una stagione di conferme e nuovi orizzonti. Mentre continua il lavoro in studio tra Italia e Stati Uniti, Lauro si prepara anche a tornare in televisione come giudice della nuova edizione di X Factor, in onda dal 11 settembre. Al suo fianco, tra le novità del talent, ci sarà Francesco Gabbani, che prende il posto di Manuel Agnelli nella giuria.

Il 2026 sarà per Lauro un anno di svolta, con l’atteso tour nei palasport e, soprattutto, con la sua prima data allo Stadio Olimpico di Roma, già annunciata come sold out. Un traguardo che lo consacra definitivamente tra gli artisti più rilevanti della scena musicale italiana contemporanea, capace di unire estetica, contaminazione e racconto generazionale.

Con Senza una stupida storia, Achille Lauro apre la stagione autunnale tornando alla musica con cui ha scelto di raccontarsi davvero. Senza maschere, senza filtri e sovrastrutture.