A Natale siamo tutti più…tristi! A confermarlo è un’indagine svolta da Serenis

Un sondaggio condotto da Serenis sulla sua Community rivela che oltre il 60% dei rispondenti prova emozioni negative (tristezza, ansia e solitudine) durante il periodo natalizio, confermando come questa festività possa essere anche fonte di dolore e tristezza


È forse il periodo dell’anno più divisivo in assoluto, ed è dietro l’angolo. C’è chi aspetta il
Natale da tutto l’anno e non vede l’ora di pensare ai regali per i propri cari, addobbare casa con centinaia di decorazioni, ascoltare instancabilmente i tormentoni della tradizione musicale natalizia. Ma c’è anche chi nasconde dietro alle luci festose e alle cene in famiglia dei sentimenti di dolore, tristezza e solitudine. Chi non riesce a lasciarsi trasportare dalla gioia e dalla condivisione perché tutto non fa altro che amplificare le difficoltà personali, le perdite e le disillusioni.

Serenis, piattaforma digitale per il benessere mentale e centro medico autorizzato, ha condotto un’indagine sulla propria Community con il preciso obiettivo di analizzare i diversi stati d’animo vissuti dalle persone durante le festività natalizie, soffermandosi su come i social media possano innescare un meccanismo di FOMO (“Fear of Missing Out”) e sentimenti di inadeguatezza.

I risultati raccolti dal sondaggio, che ha coinvolto un campione di circa 2000 rispondenti, hanno confermato un trend diffuso: oltre il 70% dichiara che durante il periodo natalizio prova un senso di sopraffazione per ciò che vede sui social. Continue foto di feste, viaggi e regali costosi non fanno altro che alimentare la tendenza al paragone, rafforzando sensazioni di inferiorità e disagio rispetto alle vite degli altri e distogliendo l’attenzione dalla realtà di ognuno di noi. La tendenza è confermata da un altro dato: infatti, all’affermazione “I contenuti sui social durante il Natale mi fanno provare un senso di esclusione, solitudine o inadeguatezza”, il 43.3% dei rispondenti si dichiara “abbastanza d’accordo” (33.8%) e “totalmente d’accordo” (9.5%).

Se è vero che per molte persone il Natale fa rima con gioia e celebrazioni in famiglia, è altrettanto vero che non tutti la pensano così. L’indagine di Serenis, infatti, rivela che la maggior parte dei rispondenti (circa il 28.3%, per un totale di 533 voti) ha ammesso che il  sentimento che prova maggiormente durante il periodo natalizio è la tristezza, contro il 27.7% che ha indicato la gioia. Non solo: il 17.6% del totale afferma di provare ansia, mentre il 16.4% solitudine.

Natale è anche il momento dei ricongiungimenti: le famiglie si riuniscono e le pubblicità si scatenano per vendere ai consumatori l’immagine e il sogno della famiglia felice, dove non sembra esserci spazio per l’attrito e dove ciascun membro trova il suo posto in un ambiente comprensivo e affettuoso. Il sondaggio condotto da Serenis, però, mostra un altro scenario. Infatti, alla domandaQual è la cosa che influisce più negativamente sul tuo umore durante il periodo natalizio?”, il 23.7% risponde “la famiglia”, sottolineando come lo stesso contesto familiare, fatto di confronti e dinamiche spesso molto tese, possa provocare disagio e stress, amplificando conflitti e incomprensioni. Per il 39.2% del totale, invece, “i ricordi” hanno un peso negativo sull’umore.

I dati dell’indagine sottolineano una verità che spesso trascuriamo: il Natale non è sinonimo di felicità per tutti. È fondamentale riconoscere queste emozioni e creare spazi di ascolto e supporto, affinché anche coloro che si sentono esclusi dal clima festivo possano trovare rispetto e comprensione, – spiega Martina Migliore, psicoterapeuta e Direttrice Formazione e Sviluppo di Serenis Inoltre, le aspettative di cene perfette, la necessità di mantenere tradizioni e il confronto con i familiari possono creare un ambiente teso e opprimente. Le divergenze su temi come le scelte di vita, le relazioni e le responsabilità, possono emergere con forza, rendendo il Natale un momento di scontro piuttosto che di pace. Questo scenario può far sì che molte persone vivano le feste con ansia e inquietudine, desiderando solo che il periodo natalizio finisca al più presto”.

Anche se solo una piccola percentuale (pari al 5.2%) vede i social come principale fonte di malumore, molti dei rispondenti hanno implementato delle strategie per neutralizzare quei contenuti che spesso provocano fastidio o malessere in chi li guarda. Il 15.6%, infatti, dichiara di evitare di seguire contenuti che generano disagio durante le feste, mentre il 2.9% si concede un periodo di detox e afferma di sospendere completamente l’uso dei social media. Tra le altre strategie, la maggior parte dei rispondenti (37.8%) ha affermato di concentrarsi sulle relazioni reali e offline, mentre il 24.7% limiterà il proprio tempo trascorso sui social media.

Le risposte raccolte da Serenis dimostrano come molte persone siano sempre più consapevoli degli effetti negativi che i social media possono avere sul loro benessere, specialmente durante periodi emotivamente intensi come le festività. È incoraggiante venire a conoscenza del fatto che una parte significativa degli intervistati abbia adottato strategie proattive per proteggersi, come evitare contenuti stressanti, prendersi una pausa dai social o concentrarsi sulle relazioni reali e offline. Queste scelte non solo aiutano a mitigare il malessere causato dai social media, ma promuovono anche una connessione più autentica con se stessi e con gli altri”, conferma Migliore.

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