Camilla Canepa: possibili mancanze nelle procedure mediche

Camilla Canepa

Camilla Canepa, morta dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, fu dimessa senza terapia medica. Si indaga sulle procedure

Continuano le indagini degli inquirenti sulla morte di Camilla Canepa, avvenuta dopo la somministrazione di una dose del vaccino AstraZeneca e per emorragia cerebrale. Oltre ad approfondire le cause che hanno scatenato l’emorragia e se esiste una correlazione diretta con il vaccino, le indagini cercano di chiarire anche altri aspetti, legati ad eventuali patologie di cui la giovane soffrirebbe, al contrasto con altre cure a cui Camilla si era sottoposta e, ovviamente, alle responsabilità.

In particolare, i pubblici ministeri Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme a Francesco Pinto, che coordinano le indagini dei Nas, vogliono fare chiarezza sulle mancate procedure mediche quando Camilla fu dimessa dall’ospedale di Lavagna il 4 giugno scorso, nonostante presentasse le piastrine basse. La giovane, dopo una notte di osservazione, fu dimessa senza che le venisse somministrate alcuna terapia, come invece previsto dai protocolli.

Leggi anche: Camilla Canepa, attesi altri esami per chiarire la causa della morte

Intanto, il medico legale Luca Tajana e l’ematologo Franco Piovella stanno verificando se sono state rispettate le linee guida pubblicate da Aifa ed Ema. Per ora le accuse di omicidio colposo sono a carico di ignoti, ma si attendono nuovi risvolti dalle indagini, al fine di capire se sarà opportuno sentire diversi medici come persone informate dei fatti.

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto