Samantha Cristoforetti è la prima donna Europea al comando della Stazione Spaziale e la terza dopo due americane
Samantha Cristoforetti è la prima donna Europea al comando della Stazione Spaziale e la terza dopo due americane. Non c’è nulla dire, il titolo di “Super Samanta” se lo è guadagnato proprio tutto. «Onorata della nomina e di rappresentare l’Europa, non vedo l’ora di attingere all’esperienza che ho acquisito nello spazio e sulla Terra per guidare, in orbita, una squadra molto capace», queste sono le sue parole subito dopo l’annuncio dell’Esa: “L’astronauta dell’ESA Samantha Cristoforetti è stata nominato comandante della «Expedition 68» a seguito di un accordo di principio tra partner internazionali il 19 maggio. Come membro della #Crew4, Samantha volerà con gli astronauti della NASA Kjell Lindgren e Bob Hines verso la stazione su una navicella spaziale #SpaceX #CrewDragon nel 2022″.
Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia spaziale europea, ha dichiarato: «La nomina di Samantha al ruolo di comandante della Stazione spaziale internazionale è un’ispirazione per un’intera generazione che sta attualmente facendo domanda per unirsi al corpo degli astronauti dell’Esa».
Nata a Milano nel 1977, Samanta è originaria di Malé, in provincia di Trento, dove è cresciuta. Laureata in ingegneria meccanica all’Università tecnica di Monaco di Baviera, nel 2001 inizia la sua carriera come pilota dell’Accademia Aeronautica, arrivando fino al grado di Capitano. Nell’ottobre 2004 consegue la laurea triennale in Scienze Aeronautiche all’Università Federico II di Napoli e frequenta l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Nel maggio 2009 è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea e dopo 5 anni è diventata la prima astronauta donna di nazionalità italiana a effettuare un volo spaziale.
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Il culmine della sua carriera si ha quando viene selezionata per la missione Futura, una missione dell’ASI sulla Stazione Spaziale Internazionale. La missione è durata 199 giorni, ma per prepararsi ci sono voluti più di 2 anni presso Zvëzdnyj gorodok, conosciuta anche come Star City, ovvero il centro di addestramento russo degli astronauti. Per la missione Futura ha tenuto su Google+ un diario dettagliato della missione, da 500 giorni prima a 200 giorni dopo la partenza, ovvero fino a quando non è rientrata.
Non si conoscono molto dettagli della sua vita privata, ma sappiamo che ha una figlia, a cui ha dedicato il libro Diario di un’apprendista astronauta, nata nel novembre 2016 dall’unione con il compagno Lionel Ferra, francese ed anch’egli ingegnere.
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