Morte Luana D’Orazio, spunta un audio del fidanzato in cui la giovane dice di essere stata lasciata da sola
Le indagini sulla morte di Luana D’Orazio stanno portando alla luce i dettagli relativi a quei giorni e alle circostanze della morte della giovane operaia. Solo ieri si è saputo del recupero della scatola nera del macchinario a cui Luana lavorava e sono state pubblicate una serie di indiscrezioni legate alle condizioni di lavoro a cui Luana era sottoposta, il tipo di contratto e le mansioni a cui era destinata.
Gli inquirenti, infatti, stanno lavorando su una serie di situazioni, ovvero se Luana era impiegata nel settore previsto dal suo contratto, se era ancora nel periodo di prova, quindi se doveva essere affiancata da un tutor, se aveva ricevuto la formazione necessaria per le mansioni a cui era stata destinata. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, il contratto di Luana la destinava a funzioni di catalogazione e non operative. Inoltre, si indaga sulla presenza o meno del supervisore, che l’avrebbe comunque dovuta affiancare.
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A tal proposito, il quotidiano Repubblica ha reso noto il contenuto di un audio che Luana, qualche giorno prima della morte, avrebbe inviato al suo fidanzato. Nell’audio – che ancora non sarebbe stato acquisito agli atti dell’indagine – si sente Luana pronunciare le seguenti parole: “Scusa amore, ho finito solo adesso. Anche oggi ho dovuto correre come una dannata. Mi hanno lasciata da sola con un sacco di lavoro…”.
Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, i familiari di Luana e persone a lei care ricordano come Luana fosse sottoposta a “turni e carichi troppo serrati per il suo contratto”. Per la morte di Luana D’Orazio sono indagati, con l’accusa di omicidio colposo e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, Luana Coppini, titolare dell’azienda, e Mario Cusimano, addetto alla manutenzione dell’orditoio.
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