Vaccini: dai primi di giugno via libera a tutti e sarà possibile farli anche in farmacia

Via alle fasce d’età

La campagna vaccinale italiana prosegue e i dati consentiranno presto a molte regioni di entrare anche in zona bianca.

Entro i primi di giugno dovrebbe arrivare anche una circolare che darà il via libera ai vaccini senza prenotazioni: questo significa che potranno essere vaccinate anche le persone under 40.

Ieri, nella regione Lombardia, sono partite le vaccinazioni ai 30enni e molte regioni hanno dato il via libera a quelle ai maturandi.

Oggi il commissario all’emergenza Figliolo ha detto: “Dal 3 giugno partirà una lettera con cui si dara’ la possibilità a tutte le Regioni e province autonoma di aprire le vaccinazioni a tutte le classi di età seguendo il piano, utilizzando tutti i punti vaccinali, anche aziendali”.

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Una netta accelerazione ci aspetta così e resa possibile anche dall’arrivo di nuovi dosi dei vaccini: per ora però si continua per età per consentire di continuare a vaccinare anche gli over 60.

Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in un’intervista al “Corriere della Sera”, a tal proposito, ha detto:  “Insieme, governo e Regioni, stanno attuando un piano vaccinale nazionale senza precedenti, finalmente col passo giusto. Poi è chiaro che non si può essere sempre d’accordo su tutto, ma il confronto con l’esecutivo è costante proprio per trovare soluzioni condivise“.

Intanto si aspetta il via libera per le vaccinazioni in farmacia che sono già partite, per i più giovani, in Liguria e Valle d’Aosta e partiranno dal primo giugno nel Lazio, mentre altre regioni faranno scattare le operazioni a metà del mese prossimo.

Alla trasmissione “Agorà”, ha parlato anche il Professor Massimo Galli: “La campagna vaccinale ha comportato quella che io ritengo essere una svolta, svolta che non sarà temporanea. La nostra relazione con questa malattia – sottolinea – sarà diversa nei prossimi mesi: non abbiamo una soluzione completa del problema, abbiamo un problema che va risolto a livello globale se lo vogliamo lasciare alle nostre spalle, ma comunque abbiamo un andamento che da questo punto di vista ci mette ad avere un’ingerenza meno pesante di questa malattia nel nostro quotidiano e nella prospettiva della ripresa che tutti vogliano possa avvenire”.

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