Lo sciatore è morto in Cile
L’ultimo saluto a Matteo Franzoso, si terrà nella chiesa di Sant’Edoardo a Sestriere con i funerali di Stato in programma martedì 23 settembre alle ore 16.00.
Nella mattinata di lunedì 22 è previsto l’arrivo a Milano della salma che sarà trasferita a Sestriere e accolta nella camera ardente allestita all’interno della chiesa di Sant’Edoardo. La sera stessa, alle ore 20.30, verrà celebrato il rosario.
Da Sestriere il feretro raggiungerà Sauze di Cesana, dove Matteo risiedeva con la sua famiglia. Il suo corpo verrà tumulato al cimitero dell’antica chiesa di San Restituto dove l’accesso sarà riservato esclusivamente alla famiglia.
Il Presidente Flavio Roda e il Consiglio federale hanno comunicato che il 23 settembre le attività di tutte le discipline federali si fermeranno per tutta la giornata in omaggio a Matteo e alla sua famiglia.
I PROVVEDIMENTI PER IL FUTURO
Intanto, il Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, Flavio Roda, insieme al Consiglio Federale, si è riunito in sessione straordinaria per definire misure urgenti a tutela degli atleti durante gli allenamenti.
La FISI ha sottolineato la necessità di innalzare subito gli standard di sicurezza, garantendo agli atleti condizioni analoghe a quelle della Coppa del Mondo. La proposta prevede l’individuazione di un numero limitato di piste dedicate – in Italia e all’estero – messe in totale sicurezza e obbligatorie per le sessioni di allenamento.
A livello internazionale, la Federazione chiederà alla FIS di identificare piste di velocità certificate e attrezzate (reti di protezione, servizio medico completo, elisoccorso, vie di fuga controllate, fondo preparato come in Coppa del Mondo). I costi sarebbero a carico della Federazione Internazionale, con un calendario condiviso tra le Nazionali.
In Italia, saranno selezionate piste analoghe in diverse regioni, riservate a tutte le squadre, dai club alle Nazionali. La messa in sicurezza sarà finanziata dalla FISI con il supporto del Ministero dello Sport.
La Federazione evidenzia inoltre come la sicurezza non riguardi solo le piste: anche attrezzature e protezioni necessitano di continua ricerca e sviluppo, in collaborazione con le aziende del settore, con particolare attenzione agli sci e alle lamine.