Ieri sera si è tenuta la 77° edizione degli Emmy, che ha visto come principali vincitori: per migliore serie drammatica: The Pitt , come migliore serie comedy: The Studio e come migliore limited/anthology series: Adolescence, tutti abbastanza prevedibili.
Ma il vero colpo di scena, che ha catturato il pubblico di tutto il mondo, è stato un altro.
Ovvero, che ieri agli Emmy è tornata la magia di Gilmore Girls: Lauren Graham e Alexis Bledel si sono riunite sul palco per celebrare il 25° anniversario della serie, presentando il premio per la miglior scrittura in una serie comedy.
Nel loro breve discorso hanno giocato sull’ironia e la nostalgia, che ha caratterizzato la serie, hanno ricordato che, al tempo, Gilmore Girls era considerata “una serie piccola”, con risorse limitate, episodi invernali desiderati che però venivano rovinati da produzioni vicine (un’aspra battuta su ER che “stava sempre lì a far sciogliere la neve”).
Il successo della serie, fin dal suo debutto, 2000–2007, negli USA è stato sorprendente: sette stagioni, un revival: Gilmore Girls, A Year in the Life, e un seguito di fan affezionatissimi, io in primis tra questi.
In Italia, Una mamma per amica ha saputo conquistare un vasto pubblico nonostante i palinsesti difficili, diventando parte della cultura popolare televisiva con ascolti solidi e un seguito che non si è mai esaurito.
Ma, la cosa più incredibile, è che anche adesso, a distanza di anni, e grazie allo streaming, ha conquistato un nuovo pubblico, più giovane, che nonostante il vecchio stile, riesce a immergersi appieno nell’atmosfera che la serie ha sempre portato con sé.
Una mamma per amica ha fatto vivere un sogno a una marea di giovani donne, e continua a farlo, dimostrando forse, che la frenesia dei social e della nostra società, che spesso nelle serie di oggi è riportata, sta fallendo.
E, che tutti noi, stiamo tornando al bisogno di genuinità, lentezza, calma, tutte caratteristiche che una serie come Una Mamma Per Amica hanno dentro di sé.
Altri casi simili sono il ritorno di The OC, Desperate Housewives, HIMYM, e tutta quella scia di grandi classici che non rispecchiano minimamente i canoni delle serie di oggi, ma che rimangono sulla cresta dell’onda.
Che quindi il ritorno di ieri, su un palco come quello degli Emmy, non sia un segnale di presa di coscienza da parte delle produzioni, che i desideri del pubblico sono tornati alle origini?
Non so, io e molti altri, speriamo in un ritorno concreto della serie, anche per svelare il finale che è sempre stato lasciato in sospeso.