Maurizio Nieri, design creativo del celebre brand, presente al prestigioso Premio Caccuri e in Toscana alla celebre Versiliana

Atelier Nieri, l’eleganza del fare bene: quasi un secolo di artigianato e di grande visione.

Atelier Nieri, l’eleganza del fare bene: quasi un secolo di artigianato e di grande visione. Nell’epoca delle produzioni seriali e del design omologato, esistono ancora luoghi in cui il gesto artigiano conserva il suo valore originario: quello della cura, del tempo e della memoria. L’Atelier Nieri, con sede a Quarrata, in Toscana, è uno di questi. Atelier Nieri presente al Premio Caccuri e alla Versiliana Maurizio Nieri è stato presente al prestigioso Premio Caccuri, che si tiene ogni anno nel suggestivo borgo calabrese e che è considerato la “Capitale della Saggistica”. Questa edizione, la quindicesima, ha avuto una straordinaria affluenza di pubblico e un cartellone di appuntamenti che, dal 27 luglio al 10 agosto, ha offerto un mix di letteratura, cinema, musica, teatro e gastronomia per promuovere il territorio. La serata finale è stata condotta da Gianluigi Nuzzi e da Valentina Bendicenti e si è conclusa con lo straordinario omaggio di Morgan ai grandi cantautori. Il vincitore di questa edizione è stato Gad Lerner “Gaza. Odio e amore per Israele” (Feltrinelli). Al secondo posto, pari merito, gli altri tre titoli finalisti: “Spettri” diMonica Maggioni (Longanesi), “L’Eresia liberale” di Alessandro Sallusti (Rizzoli) e “Trump. Vita di un presidente contro tutti” diGennaro Sangiuliano (Mondadori). Durante la serata finale ha presentato il suo ultimo libro il procuratore Nicola Gratteri ed è anche intervenuto l’attore Paolo Ruffini. “È stato un grande onore essere presente con le nostre creazioni ad una manifestazione di tale portata. C’è stata un’organizzazione impeccabile. Siamo stati molto apprezzati in un contesto culturale di primo piano, che dà lustro alla Calabria e all’Italia intera”, evidenzia Nieri. “Quest’anno – aggiunge Nieri – siamo presenti anche agli Incontri al Caffè della Versiliana, una kermesse ricca di parole, idee, dibattiti e grandi ospiti nel cuore della Toscana. Fino alla fine di agosto, ci saranno dibattiti di cultura, attualità e pensiero libero, condotti da Alessandro Sallusti. È motivo d’orgoglio per il nostro brand poter affiancare gli organizzatori di manifestazioni come queste. Credo fortemente che il sodalizio del binomio cultura ed imprenditoria sia essenziale per lo sviluppo dei nostri territori”. Storia dell’azienda Nieri La storia ha inizio con Gino Nieri, giovane ebanista mosso da un’idea semplice e radicale: fare bene, con le mani, e con passione. A distanza di quasi cento anni, quella stessa idea guida ancora il lavoro di Maurizio Nieri, oggi alla guida dell’impresa. Designer e imprenditore, Nieri ha saputo traghettare l’azienda oltre le logiche di un mercato volatile, coniugando l’eredità familiare con l’esigenza di rinnovamento e internazionalizzazione. L’Atelier Nieri non è un museo della tradizione, ma un’officina di stile dove il passato incontra il presente. La squadra che oggi plasma i prodotti dell’atelier è composta anche da giovani professionisti – tra cui Lorenzo Nieri e le socie Giada e Sara Nerini – che condividono una visione: creare oggetti che non siano soltanto belli da vedere, ma anche pensati per vivere bene. Una forma di bellezza funzionale, capace di raccontare l’identità italiana senza scadere nella nostalgia. I divani firmati Nieri, scelti per abitazioni private ma anche per spazi pubblici come hotel e uffici, sono il risultato di un sapere che si rinnova nei dettagli: la precisione delle cuciture, la robustezza dei telai, la personalizzazione dei modelli. In un momento storico in cui il marchio “Made in Italy” è troppo spesso vittima di contraffazioni e derive industriali, l’Atelier Nieri si propone come esempio virtuoso di un’alternativa possibile. Non slogan, ma coerenza produttiva. Non marketing, ma coesione familiare. Il legame tra generazioni – da Nonno Gino al nipote Lorenzo – non è solo una linea genealogica, ma una continuità di valori che attraversa il tempo. Negli ultimi anni, il brand ha saputo espandersi anche fuori dai confini nazionali, grazie a una strategia attenta e alla capacità di comunicare la propria identità senza snaturarla. Tra le collaborazioni più recenti, quella con il Ferrari Club Italia, che suggella l’incontro tra due simboli di eccellenza italiana, ciascuno a modo proprio interprete della cultura del progetto. Sogna in grande, Maurizio Nieri, ma lo fa con i piedi ben piantati nella realtà. Il suo desiderio più profondo è quello di contribuire a rafforzare la reputazione del Made in Italy nel mondo. “Combinare bellezza e funzionalità, estetica e qualità nella realizzazione dei salotti”, è la sua sintesi. Un obiettivo che sembra semplice, ma che implica scelte quotidiane, fatte di materiali selezionati, lavorazioni lente, rispetto per i clienti e per il lavoro. In un’Italia che a volte dimentica le proprie eccellenze silenziose, la storia dell’Atelier Nieri parla di un’altra possibilità: quella di un’impresa che non ha bisogno di gridare per farsi ascoltare. E che, nel silenzio elegante dei suoi salotti, continua a raccontare cosa significhi davvero, ancora oggi, “saper fare”.

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