Il sì del Senato al disegno di legge che adesso passa alla Camera. Il femminicidio diventa reato e sarà punito con l’ergastolo
Il disegno di legge sul femminicidio, dopo il sì unanime del Senato, passa alla Camera. Tra le varie misure, il Ddl prevede che il femminicidio diventi un reato a sé punito con l’ergastolo.
«Chiunque cagiona la morte di una donna, quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o è conseguenza del rifiuto della stessa di stabilire o mantenere una relazione affettiva ovvero di subire una condizione di soggezione o comunque una limitazione delle sue libertà individuali, imposta o pretesa in ragione della sua condizione di donna, è punito con l’ergastolo», questo parte del testo.
Il testo accelera sull’intervento penale, anche se non interviene sulle cause del femminicidio né prevede percorsi di prevenzione culturale e sociale. Prevede però dei miglioramenti per gli orfani di femminicidi, privati dell’affetto della madre e del contesto della famiglia. Vengono così estesi i benefici economici anche ai figli di donne sopravvissute a tentativi di femminicidio, ma che sono rimaste gravemente compromesse e che quindi non possono più prendersi cura dei propri figli.
Un grande passo avanti contro un fenomeno che prende sempre più piede, da nord a sud, contro le donne bersaglio di uomini che non riescono a capacitarsi dinanzi ad un no. Dati alla mano: dal 2020 al 2024 in Italia si sono verificati 605 femminicidi. Il 54 per cento delle vittime sono state uccise dal partner, come riporta Giustizianews.24.