Il primo film di Gints Zilbalodis, vincitore dell’Oscar 2025, è un’avventura ipnotica tra sogno e realtà, tra paesaggi surreali e un racconto senza parole che parla dritto all’anima
Dopo aver trionfato agli Oscar 2025 con Flow – Un mondo da salvare, premiato come Miglior Film d’Animazione, il regista lettone Gints Zilbalodis porta finalmente nelle sale italiane il suo primo lungometraggio, Away. Un’opera che ha già conquistato i più prestigiosi festival internazionali e che si distingue per il suo stile minimalista, la narrazione senza dialoghi e un’estetica che richiama il mondo dei videogiochi indipendenti.
Un viaggio intimo ed evocativo che segue un ragazzo e il suo compagno di viaggio, un piccolo uccellino, attraverso paesaggi mozzafiato. Senza parole, ma con una potenza visiva straordinaria, il film esplora il tema della connessione con ciò che ci circonda, una riflessione profonda sul legame tra uomo e natura.
Raccontato in quattro capitoli, Away si sviluppa come un’avventura tra deserti aridi e foreste lussureggianti, mentre il protagonista cerca di sfuggire a un’enigmatica presenza oscura. Un’esperienza onirica e immersiva, arricchita dalla colonna sonora originale composta dallo stesso Zilbalodis, che amplifica il senso di sospensione e meraviglia.
Paragonato a opere di Hayao Miyazaki e Terrence Malick, il film è stato definito dalla critica “ipnotico e potentemente emozionante”, capace di trasportare lo spettatore in un mondo sospeso tra realtà e immaginazione. Un piccolo gioiello dell’animazione contemporanea che dimostra come la semplicità possa trasformarsi in pura poesia visiva.