Ha ucciso l’ex fidanzata
Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo e a tre mesi di isolamento diurno. L’ex barman ha infatti ucciso a coltellate la fidanzata Giulia Tramontana che era anche in dolce attesa.
L’omicidio si è consumato il 27 maggio 2023 a Senago, in provincia di Milano.
A deciderlo, oggi, 25 novembre, giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Corta d’Assise al termine del processo di primo grado per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.
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Attualmente Impagnatiello si trova nel carcere di San Vittore dal giugno del 2023. Non sono state riconosciute attenuanti e sono rimasti, premeditazione, crudeltà e rapporto di convivenza.
Come spiega Ansa, è stata anche riconosciuto il concorso formale tra l’omicidio e l’occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale: infatti oltre all’ergastolo sono stati dichiarati 7 anni di reclusione per gli ultimi due reati.
Impagnatiello, presente durante la sentenza, dovrà anche risarcire con provvisionali da 200mila euro ciascuna il padre e la madre di Giulia e con 150mila euro a testa il fratello e la sorella della Tramontana.
“Questo caos che lei ha creato – ha detto Chiara, la sorella di Giulia – è l’opposto di quello che avrebbe voluto. Lei entrava in punta di piedi nella vita delle persone. Lei era rara: anche nel momento in cui il suo cuore era distrutto ha pensato a un’altra donna che poteva aver vissuto la stessa situazione. Era presente, ma mai rumorosa. Era silenziosa. Quando sei così sensibile in questo mondo violento, sei la preda per il leone. Giulia è tutto questo, un’anima gentile”.
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