Ilary Blasi denuncia Francesco Totti per «abbandono di minore»: l’indagine aperta dalla Procura

La Procura di Roma ha aperto un’indagine in seguito alla denuncia di Ilary Blasi che accusa Francesco Totti di aver lasciato la figlia minorenne da sola in casa. L’ipotesi di reato per abbandono di minore è per legge punito con il carcere. I dettagli

La battaglia legale tra Totti e Blasi stenta a placarsi, alimentando rumors e polemiche. Nelle ultime ore la Procura di Roma avrebbe infatti aperto un’indagine a seguito di una denuncia di Ilary Blasi nei confronti di Francesco Totti.

«Durante una videochiamata ho scoperto che non c’era nessuno con la bambina», questa l’accusa della showgirl verso l’ex marito che prende le distanze dalle affermazioni della Blasi e dichiara: «C’era la babysitter»

Abbandono di minore sarebbe quindi l’accusa rivolta a Francesco Totti dalla sua ex moglie, già contrapposti nella causa di separazione incardinata al tribunale civile di Roma che deve decidere sulle questioni patrimoniali e sull’affidamento dei figli.

E’ su questo punto, in particolare sulla custodia della figlia più piccola, ora di 8 anni, che la Procura di Roma ha quindi aperto l’indagine con ipotesi di reato per abbandono di minore. Un resto che per legge è punitp con il carcere da sei mesi a cinque anni.

Stando a quanto riporta il Corriere Della Sera, l’inchiesta penale è stata aperta in seguito alla denuncia di Ilary Blasi, che ha contestato a Totti di aver lasciato sola la figlia nella casa «paterna», fatto di cui la showgirl si sarebbe resa conto durante una videochiamata con la bambina. Totti sarebbe venuto dunque meno all’obbligo di custodia della figlia e, sostiene Blasi tramite i suoi legali, non solo in un’occasione.

La bimba sarebbe stata lasciata senza supervisione di un adulto, maggiorenne, in casa o in hotel, mentre Totti avrebbe presenziato ad eventi mondani. E Blasi non sarebbe stata avvisata degli spostamenti della figlia durante i viaggi all’estero, per esempio a New York per il ponte dell’Immacolata 2023. Elementi che andranno a far parte del fascicolo di indagine per un reato che è procedibile d’ufficio. Dunque l’inchiesta andrebbe avanti anche nel caso in cui Blasi dovesse cambiare idea e decidere di ritirare la querela.

Come riporta il Messaggero, infatti, le accuse erano già state inserite nell’ambito della causa di divorzio pendente davanti al tribunale di Roma. Il giudice Simona Rossi, titolare del fascicolo sulla separazione, ha stabilito l’affidamento condiviso, anche se i figli dimorano in misura prevalente presso l’abitazione in cui vive anche la madre, all’Eur.

Nei giorni in cui sono affidati a Totti, però, specie nel caso della piccola vista l’età, la supervisione deve essere garantita, dal padre stesso oppure da altri maggiorenni – un domestico, per esempio – la cui presenza potrebbe evitare la contestazione di «abbandono».

Nel caso della vicenda specifica, cioè della videochiamata, Blasi avrebbe allertato la polizia. Ma quando gli agenti del commissariato di Ponte Milvio sono arrivati nell’abitazione di Roma Nord, che Totti condivide con la nuova compagna Noemi Bocchi, avrebbero trovato una babysitter, incaricata di badare la bambina. Questo è quanto hanno fatto sapere i legali di Totti.

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto