Guerra Ucraina-Russia, Mosca ordina l’arresto di due giornalisti Rai
Simone Traini e Stefania Battistini, inviati Rai, sono accusati di “attraversamento illegale del confine russo”
Simone Traini e Stefania Battistini sono accusati di “attraversamento illegale del confine russo”. La Russia ne ha ordinato l’arresto in contumacia, dopo aver raccontato lo scorso mese di agosto l’incursione ucraina a Kursk. Un tribunale della regione, come riferiscono i media russi, ha chiesto l’estradizione in Russia e l’arresto di Battistini e Traini per “attraversamento illegale” del confine ordinandone la “custodia cautelare” in territorio russo o “dal momento dell’estrazione”.
Come riporta la Reuters, “non si tratta di un’occorrenza solitaria. Mosca ha avviato, dal 17 agosto, procedimenti penali contro 14 giornalisti stranieri. Gli ultimi reporter caduti nelle maglie della giustizia russa lavoravano per France 24 e per l’emittente svizzera CH Media. L’attraversamento illegale del confine è punibile in Russia fino a cinque anni di carcere” scrive Avvenire.
Il provvedimento e le motivazioni
“Il tribunale distrettuale Leninsky di Kursk ha accolto la mozione dell’ufficio regionale del servizio di frontiera russo di emettere un mandato di arresto per i giornalisti italiani Simone Traini e Stefania Battistini entrati illegalmente in Russia dall’Ucraina per girare un servizio televisivo sulla situazione ucraina”. “Il cameraman televisivo Simone Traini e la giornalista Stefania Battistini, insieme ad alcune persone non identificate, sono entrati nella Federazione Russa dal territorio ucraino con l’intento di filmare un servizio televisivo sull’invasione del distretto di Sudzha nella regione di Kursk da parte di unità armate ucraine con l’ausilio di carri armati, artiglieria e mezzi leggeri, veicoli blindati il 6 agosto 2024”, ha dichiarato il servizio stampa della magistratura russa. “Traini e Battistini, dopo aver oltrepassato illegalmente il confine russo, si sono recati a Sudzha, nella regione di Kursk, con un veicolo da trasporto di unità armate ucraine. I due giornalisti italiani inseriti nelle liste dei ricercati” della Russia, “sono accusati di aver oltrepassato il confine di stato russo. Il giudice ha ordinato la custodia cautelare per loro, riporta la nota. “Saranno posti in custodia il giorno in cui verranno arrestati in territorio russo o estradati in Russia, prima di un eventuale processo. La decisione del tribunale non è ancora entrata in vigore e può essere impugnata”.
E il ministro degli esteri Antonio Tajani parla di “atto persecutorio”
Su X il ministro scrive: “Il mandato d’arresto russo contro due giornalisti Rai scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani – è un’ulteriore forma di persecuzione nei confronti della libertà di stampa. Il governo italiano sarà sempre schierato a difesa del diritto a una informazione indipendente”.