Zelensky su Berlusconi: “Gli piace la Vodka? se crede gliela regaliamo”
Zelensky su Berlusconi: “Gli piace la Vodka? se crede gliela regaliamo”. Su Giorgia Meloni dice: “Sono molto grato all’Italia”
In una intervista a Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, il Presidente dell’Ucraina Zelensky ha parlato del rapporto con l’Italia e dello sviluppo della guerra. In riferimento al ruolo dell’Italia e alla posizione di Giorgia Meloni, ha detto Zelensky: «Con Giorgia Meloni ci siamo appena visti a Bruxelles e sono felice di accoglierla in Ucraina. L’attendevamo da tempo a Kiev. Sin dall’inizio della guerra l’Italia del governo di Mario Draghi aveva scelto di sostenerci, un passo importante con un ruolo decisivo del vostro Paese per accettare l’Ucraina quale pieno membro dell’Unione Europea. E oggi la cosa procede bene. Infatti, con Giorgia avevo avuto alcune lunghe telefonate molto cordiali subito dopo la sua nomina a premier e avevo notato che si muoveva nel senso della continuità».
Poi ribadisce la gratitudine verso il nostro Paese: «Sono molto grato all’Italia per la scelta di mandarci armi sia per la difesa antiaerea che per le artiglierie, le decisioni di principio sono state prese: noi si aveva insistito particolarmente di avere armi per garantire la difesa delle nostre infrastrutture energetiche».
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Alla domanda se ha sentito le recenti dichiarazioni di Berlusconi, ha detto Zelensky ironico: “Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi. Non lo conosco personalmente. Ma forse anche noi dobbiamo mandargli qualche cosa (si riferisce all’audio in cui Berlusconi diceva di aver ricevuto 20 bottiglie di vodka da Putin, ndr). Gli piace la Vodka? Noi ne abbiamo di ottima qualità in Ucraina, se crede gliela regaliamo”.
Su un possibile dialogo di pace con Putin ha detto Zelensky: “Sarà un dialogo inutile, in realtà Macron sta perdendo il suo tempo. Sono arrivato alla conclusione per cui noi non siamo in grado di cambiare l’atteggiamento russo. Se hanno deciso di isolarsi nel sogno della ricostruzione del vecchio impero sovietico non possiamo farci nulla, sta a loro scegliere o meno di cooperare con la comunità delle nazioni sulla base del rispetto reciproco. Quando si erano imposte le sanzioni economiche c’era chi ci aveva accusato di isolare la Russia, ma non era la verità: è stata invece la decisione di lanciare la guerra che ha marginalizzato Putin”.
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