Giovane donna segregata in casa per anni. Arrestati i genitori e le sorelle con l’accusa di maltrattamenti familiari
Dopo le indagini condotte dai militari dell’Arma, una donna di 31 anni è stata liberata dopo l’accertamento di continui maltrattamenti in ambito familiare. La donna, che presenta un lieve deficit cognitivo, era costretta a subire le violenze gratuite dei familiari, fatte di ingiurie e aggressioni fisiche.
Dai controlli sul posto, è stato scoperto che la donna era costretta a vivere in una stanza degradata, senza la pavimentazione, con la serranda rotta, con una forte presenza di umidità sui muri e piena di materiale non idoneo all’ambiente, come una bicicletta, secchi della spazzatura, scale e attrezzi di lavoro.
Inoltre, all’esterno della porta era presente un lucchetto, evidentemente per serrare la stanza. In seguito alle intercettazioni, è stato accertato che la giovane era soggetta a continue malversazioni e umiliazioni di ogni tipo. Era costretta a svegliarsi molto presto per pulire casa e spesso era oggetto di aggressioni fisiche senza motivo e di rabbia ingiustificata.
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In seguito a tutti gli accertamenti del caso, sono finiti agli arresti il padre e la madre, entrambi di 58 anni, e le altre due figlie di 28 e 20 anni. Tutti e quattro sono gravemente indiziati di maltrattamenti nei confronti della donna.
Le indagini sono state condotte dalla compagnia di Gioia Tauro che hanno operato sotto il coordinamento del colonnello Marco Guerrini, comandante provinciale dell’Arma.
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