Ginnastica, l’allenatrice delle Farfalle Maccarani deferita: cosa rischia ora
La Direttrice Tecnica della Nazionale continua a lavorare al centro di Desio
La bufera dello scandalo Ginnastica Ritmica si allarga sempre di più. Emanuela Maccarani, dopo essere stata inserita nel registro delle indagate a fine 2022, è stata ufficialmente deferita.
Il provvedimento è arrivato nella giornata di oggi ed è stato emesso dalla Federginnastica. Ora la Direttrice Tecnica delle Farfalle può essere processata a livello sportivo.
La Maccarani fino a qualche mese fa veniva considerata una eccellenza nel suo ambito. Sotto la sua direzione tecnica le azzurre hanno vinto praticamente tutto, inclusa la medaglia di bronzo a Tokyo 2020.
Il provvedimento riguarda anche la sua assistente e vice Olga Tishina.
All due viene contestato la violazione dell’art. 2 del regolamento di Giustizia e Disciplina, in relazione all’art.7 del Codice Etico FGI e all’art.2 del Codice di Comportamento Sportivo del Coni. Nello specifico si parla, con riferimento agli ultimi cinque anni di “metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici”.
Ora l’allenatrice rischia la sanzione a livello sportivo. A decidere se verrà assolta o condannata sarà il Tribunale Federale. La pena può partire dall’ammenda e arrivare fino alla radiazione.
Al momento però sia giustizia ordinaria che federale stanno cercando di fare luce sulla vicenda che non è chiara. Le due, visto anche la fiducia delle atlete, continuano ad allenare.
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Da ormai mesi, dopo le prime denunce, l’Accademia Federale di Desio è commissariata. Le farfalle sono tornate ad allenarsi il 2 gennaio e la Maccarani continua a svolgere il suo lavoro.
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