Brittney Griner: continua l’incubo della giocatrice WNBA. Prolungata la detenzione
Il tribunale della città di Khimki ha esteso la detenzione fino a dicembre
Non c’è pace per Brittney Griner, giocatrice della WNBA detenuta da diversi mesi, era febbraio in Russia.
Nelle ultime ore, il tribunale della città di Khimki, ha esteso fino a dicembre la detenzione preventiva della sportiva.
Brittney Griner è stata arrestata, mentre stava per tornare negli States, a febbraio. Per lei l’accusa di avere cartucce per un vaporizzatore con olio di hashish (un derivato della cannabis).
La giocatrice di basket doveva essere detenuta fino a metà giugno, poi la menzione è stata prolungata fino al 2 luglio e ora allungata di altri sei mesi.
A nulla sono serviti, almeno per il momento, i dialoghi diplomatici tra USA e Russia e la proposta di fare anche uno scambio con altri progenieri politici.
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Nelle ultime ore l’udienza preliminare, si è tenuta a porte chiuse e ha dato il via al processo con la prossima udienza si terrà venerdì. Brittney Griner rischia fino a 10 anni di carcere dato che è accusata di contrabbando di droga.
La Griner è una delle stelle della WNBA, che in queste settimane ha cercato in tutti i modi di porre l’accento sulla prigionia della giocatrice.
La ragazza, che gioca alle Phoenix Mercury, ha vinto anche due ori olimpici e un titolo WNBA.
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken, alla CNN, non si è sbilanciato su un possibile scambio tra prigionieri.
“Come proposta generale… non ho priorità più alta che assicurarmi che gli americani che sono detenuti illegalmente in un modo o nell’altro in tutto il mondo tornino a casa. Ma non posso commentare nei dettagli quello che stiamo facendo, se non dire che questa è una priorità assoluta”.
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