Accusa di banca rotta fraudolenta
Boris Becker dovrà scontare fino a due anni carcere. L’ex giocatore e allenatore di Novak Djokovic, vincitore di sei prove dello Slam è stato oggi, 29 aprile, condannato.
L’accusa è bancarotta fraudolenta: l’ex tennista rischiava fino a sette anni.
“È da notare – ha detto il giudice Deborah Taylor – come lei non abbia ammesso la sua colpa e nemmeno rimorso. C’è stata da parte sua una totale mancanza di umiltà”.
Boris Becker è stato ritenuto colpevole per 4 dei 24 capi di imputazione per cui era finita sotto accusa. Avrebbe infatti trasferito ingenti quantità di denaro sul suo conto.
Inoltre non ha dichiarato una villa di proprietà in Germania e ha nascosto circa 900mila euro di debiti e azioni di una società tecnologica.
Boris Becker, già in passato problemi di giustizia
L’ex tennista non è nemmeno alla prima condanna: la prima, per evasione fiscale era arrivata in Germania nel 2002.
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Per l’ex campione si tratta di un debito di circa 3 milioni di euro. Il campione si era giustificato spiegando di aver dovuto pagare anche il mantenimento dei figli e pagare il divorzio dalla prima moglie.
Questa Mattina, Becker che ha 54 anni si è presentato alla Southwark Court vicino a London Bridge.
Insieme a lui l’attuale compagna Lilian de Carvalho Monteiroa e il suo figlio più grande Noah, avuto con la prima moglie attrice e disegnatrice Barbara Becker.
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