Polina Rahimova la pallavolista di origine ucraine: “Giuste le sanzioni contro la Russia”
La giocatrice è un opposto di Casalmaggiore
Polina Rahimova, pallavolista e opposto della squadra di volley femminile di Casalmaggiore ha parlato del conflitto tra Russia e Ucraina.
La giocatrice, come spiega Gazzetta dello Sport che l’ha intervistata, è ucraina naturalizzata azera. E1 crescita nel Donbass, nella città stato di Lugansk,da dove è partito tutto.
Nel corso dell’intervista tanti i temi toccati, tra cui anche le sanzioni inflitte alla Russia e il ruolo che potrebbero avere gli sportivi.
“Alzare la voce: soltanto una pallavolista russa, Ekaterina Gamova, ha alzato la voce, schierandosi contro la guerra. Gli altri devono trovare il coraggio. Capisco che non sia facile, perché in Russia la follia di chi governa ha spinto a incarcerare un ragazzino che, giocando a Minecraft, un videogioco on line, ha bombardato il Ministero dell’Interno nella realtà virtuale. Ho amici russi che mi dicono: ‘Parliamo d’altro, cambiamo discorso’. Invece no: non basta più girarsi dall’altra parte e nemmeno chiedere scusa”.
Polina Rahimova parla della sua famiglia
E sulla famiglia spiega: “Già da prima che la situazione nel Donbass precipitasse, i miei famigliari si erano trasferiti in Russia: mio padre è ucraino, mia madre russa, mio nonno bielorusso. Loro stessi non hanno un’idea univoca su questa guerra, figurarsi il resto del Paese… Quello che so è che le sanzioni stanno facendo effetto e per i miei genitori diventa ogni giorno più dura. Sto cercando di aiutarli finanziariamente. Ma non cambio idea: le sanzioni sono giuste”.
Poi una considerazione sulla forza d’animo e di resistenza del suo popolo: “Ho imparato i valori di patria proprio lì. E quando un popolo è unito, è difficile scalfirlo: l’Ucraina vuole poter scegliere, come giusto che sia per uno Stato sovrano e indipendente, vuole maturare, vuole crescere, in ogni settore. Sport, arte, politica, scienza. Chi visita l’Ucraina oggi, scopre un Paese del tutto diverso da quello di dieci anni fa. E questo processo non si può arrestare“.
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