Andrea Zenga e Rosalinda Cannavò: un’avventura spiacevole dopo Londra. Ecco cos’è accaduto

Andrea Zenga e Rosalinda Cannavò, dopo il viaggio a Londra, la coppia nel viaggio di ritorno ha vissuto una brutta esperienza. Ecco cos’è accaduto

Per Andrea Zenga e Rosalinda Cannavó, sono stati giorni all’insegna del relax, del divertimento e dell’amore. Ma non solo i due ex gieffini si sono concessi alcuni giorni all’estero per festeggiare un giorno speciale. L’amata coppia è appena rientrata in Italia, dopo aver trascorso questi ultimi giorni in Inghilterra, dove Andrea e Rosalinda hanno festeggiato il primo compleanno di lui, insieme.

UNO SPIACEVOLE RITORNO

Il loro amore viaggia ad alta quota, e sono sempre più uniti e complici. Andrea e Rosalinda si ritagliano molto spesso dei momenti esclusivamente per loro, anche lontano dai social.  Il loro viaggio di ritorno ha subito qualche piccolo problema, Andrea e Rosalinda hanno vissuto momenti di panico e tensione. I due giovani amanti viaggiavano da Londra verso Bergamo, ma il loro aereo per cause di forza maggiore ha atterrato a Malpensa.

Una violenta tromba d’aria si è abbattuta durante il loro volo, e la coppia una volta arrivati all’aeroporto di Malpensa hanno raccontato ai loro follower la spiacevole avventura. Un’esperienza spaventosa e le loro stories hanno lasciato tutti i fan col fiato sospeso.

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Andrea una volta atterrati ha aggiornato i suoi fan: “Dovevamo atterrare a Bergamo ma siamo a Malpensa a causa tromba d’aria che ha impedito l’atterraggio… lascio immaginare quanto ha ballato! Ciao aereo per minimo 7/8 mesi”. Il giovane Zenga ha affermato: “Ballava proprio l’aereo, tipo montagne russe. Che esperienza, aereo per un anno non lo prendiamo più, prendiamo il treno”. 

Infine Rosalinda riguardo questa brutta avventura ha annunciato: “Non mi sembra vera ma siamo ancora in pullman che ci porta da Malpensa a Bergamo. Queste sono le solite sfighe che abbiamo noi coi voli. Non so quanti voli abbiamo preso e in ogni volo è successo qualcosa. Quindi questo volo niente, male, male, male.”