Scuole e Green Pass, braccio di ferro tra sindacati e Ministero dell’Istruzione

Scuole e Green Pass, braccio di ferro tra sindacati e Ministero dell’Istruzione che non raggiungono l’accordo sulle nuove misure adottate nella bozza del protocollo di sicurezza

Scuole e Green Pass, braccio di ferro tra sindacati e Ministero dell’Istruzione, che non hanno raggiunto l’accordo sperato nella riunione di ieri. Il nodo da sciogliere riguarda il green pass e la sua obbligatorietà, ma anche le pratiche riguardanti il controllo.

Le sei sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda, Anief si sono rifiutate di firmare il protocollo che prevede le norme di sicurezza. I sindacati vogliono prima fare chiarezza su chi, e in che modalità, si dovranno espletare i controlli. Inoltre, la battaglia si fa anche sui tamponi, i cui costo i sindacati chiedono che non sia a carico dei dipendenti.

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l sindacato Anief, scrive il Corriere della Sera, ha raccolto 100 mila firme contro il green pass e promesso ricorsi. Mentre per la Uil la questione può trasformarsi «in uno scontro ideologico su qualcosa che non c’è, visto che i docenti sono ormai quasi tutti vaccinati». proponendo invece «di attenuare la rigidità della norma con una sua gestione fattibile: cerchiamo di capire la situazione reale di ogni scuola, da quanti sono i vaccinati a chi dovrà fare i controlli».

Altre questioni da risolvere riguardano le sanzioni, il distanziamento, le classi pollaio, l’aumento di organico. Insomma, una serie di questioni annose, che almeno per ora non trovano una veloce risoluzione, ma che dopo Ferragosto dovrà portare al raggiungimento di qualche obiettivo. Il protocollo proposto dal governo prevede l’uso della mascherina dai sei anni in su, più flessibilità sul distanziamento, aerazione dell’ambiente con finestre aperte anche in inverno.

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