Morto suicida Giuseppe De Donno, il medico del plasma iperimmune

Morto suicida Giuseppe De Donno, il medico del plasma iperimmune

Giuseppe De Donno, il medico che per primo ha sperimentato la cura anti-covid con plasma iperimmune si è tolto la vita nella sua abitazione

Il pneumologo ed ex primario del reparto di Pneumologia dell’ospedale di Mantova, nella tarda serata di ieri, martedì 27 luglio, è stato trovato morto nella sua abitazione di Eremo, un frazione di Curtatone, in provincia di Mantova. Pare che De Donna si sia tolto la vita impiccandosi, ma senza lasciare un biglietto che ne spiegasse la motivazione.

Secondo le prime indiscrezioni, a trovare il corpo è stato trovato dai familiari. L’uomo viveva con la moglie e due figli Edoardo e Martina, consigliere comunale. De Donno aveva 54 anni.

Giuseppe De Donno era stato il primo medico ad avviare la cura per il Covid con il plasma iperimmune, in seguito abbandonata perché non efficace, secondo quanto stabilito anche da studi internazionali. All’inizio di giugno De Donno aveva dato le dimissioni dall’Ospedale e si era dedicato al ruolo di base a Porto Mantovano.

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Il gesto è stato uno shock per la città, suscitando diverse reazioni di stupore e dispiacere. Al Corriere della Sera, il direttore dell’Asst di Mantova ha dichiarato:

«Siamo sinceramente allibiti. Ho avuto modo di conoscere di persona e confrontarmi più di una volta con De Donno e devo dire che era una persona davvero squisita: onesto fino in fondo, si è sempre speso per la verità e per gli altri. Durante la prima ondata del Covid aveva dato il meglio di se stesso ed era davvero apprezzato sia dai colleghi medici che dalle centinaia di pazienti che hanno avuto a che fare con lui. Aveva investito moltissimo anche nelle ricerche sul plasma, cura che ora è stata abbandonata ma che nonostante tutto aveva dato i suoi frutti. L’abbandono del plasma per altre cure per lui è stato sicuramente un colpo decisamente difficile da gestire».

A TgCom24 parla il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani, amico del medico scomparso: “Giuseppe era una persona straordinaria. Ho avuto il privilegio di essere al suo fianco nella prima fase del lockdown e ho visto quanto si è speso per i suoi pazienti. La storia lo ricorderà per il bene che ha fatto” e ha aggiunto “Con il nuovo lavoro di medico di base l’avevamo visto felice della nuova opportunità. Io stesso lo avevo affiancato quando ai primi di giugno aveva annunciato che lasciava l’ospedale per dedicarsi alla medicina di base“. Nessun segnale faceva trasparire il gesto estremo.

Fonte immagine: https://milano.corriere.it/

 

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