L’ultimo addio di Katia e Domenico Merlo al figlio Michele

Oggi si sono svolti i funerali del cantante

Michele Merlo aveva una vita davanti. A 28 anni però è stato stroncato da una leucemia fulminante. Oggi, così, i genitori e i cari gli hanno dato l’ultimo saluto.

Katia e Domenico Merlo, nel corso del funerale a Rosa (Vicenza) hanno scelto un video accompagnato dalle parole del cantante.

Abbiamo, sino ad oggi, comunicato per lo più attraverso i nostri consulenti e legali che continueranno a farlo di nuovo da domani, tranne qualche piccolo sfogo da genitori sofferenti e provati da un immenso dolore che sappiamo già non avrà mai fine. Ma oggi vogliamo parlare noi, vogliamo consegnare, io e Katia, mia moglie, una preghiera a tutti voi”.

Michele è nostro figlio – sottolineano in una nota – ma è anche il vostro artista, l’artista molte volte incompreso e da alcuni dimenticato, l’artista con dentro un tormento di emozioni che ha saputo sfogare con le sue canzoni, perché solo così sentiva di essere Michele. Per prima cosa vogliamo ringraziare tutti, senza tralasciare nessuno, in particolare voi che darete voce a Michele per sempre.

E poi le parole di Michele: “Abbiamo il cuore stanco di chi la vita l’ha rincorsa, si chi ha detto un sacco di bugie, perché per dire la verità ci voleva forza. Una vita di silenzi, di sogni potenti, di non sentirsi mai abbastanza; porta pazienza.
Ma come glielo spieghi a quelli che la felicità non è niente per chi è sempre stato senza. Dai! Dimmi che sono un tipo triste adesso! Ma io triste lo sono diventato e vorrei chiudermi in una scatola che almeno al buio non lo vedo quanto è cattivo questo mondo malato… Io sto con quelli che ci credono davvero, che ogni giorno fanno a botte con le nuvole per un po’ di cielo sereno. E chiamaci stupidi. E un giorno troveremo pure pace, e sarà più semplice di quello che crediamo; basterà accettare il buio e non volere per forza sempre luce. Ho paura dell’amore e non del resto; ma non mi lascio perdere perché il mio sogno è questo, anche se fa un sacco male. Viviamo, ricordiamo, soffriamo; per sempre, come rondini nel temporale”.

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