Stefano Cucchi, chieste condanne per 8 militari dell’Arma

Caso Cucchi, le motivazioni della sentenza: "Versione per non minare le carriere"

Stefano Cucchi, chieste condanne per 8 militari dell’Arma per i reati di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia

Per la morte di Stefano Cucchi, la Procura di Roma ha chiesto le condanne per 8 carabinieri imputati per reati di depistaggio. Nello specifico, su di loro pende l’accusa di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia.

Come riporta Tgcom 24, oltre al generale Casarsa, sono imputati anche Francesco Cavallo (per lui chiesti 5 anni e mezzo), Luciano Soligo (5 anni), Luca De Cianni (5 anni), Tiziano Testarmata (4 anni), Francesco Di Sano (3 anni e 3 mesi), Lorenzo Sabatino (3 anni) e Massimiliano Colombo Labriola (1 anno).

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Per i primi quattro, ovvero Casarsa, Cavallo, De Cianni e Soligo, è stata chiesta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Di Sano, Sabatino e Testarmata, l’interdizione è stata chiesta per cinque anni.

Il pm Giovanni Musarò, come riporta Ilaria Cucchi sulla sua pagina Facebook, in tribunale ha detto, che quello attuato dagli imputati è stato un “Depistaggio ossessivo fin dai primissimi momenti immediatamente successivi al decesso di Stefano Cucchi. Puntavano alla richiesta di archiviazione che non poteva essere fatta dal momento in cui tutto il Paese chiedeva verità dopo la pubblicazione delle foto terribile del cadavere di Stefano Cucchi. Sarebbe comunque stata inaccettabile una simile archiviazione dal momento che sarebbe stata evidentemente colpa dei Carabinieri senza poter individuarne i responsabili. Allora occorreva svincolare quella morte dal pestaggio e coinvolgere gli agenti della Polizia Penitenziaria”.

Fonte immagine: https://www.instagram.com/p/CUdkbLlNw0H/

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