OMS sulla variante Omicron: “rischio molto alto”

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OMS sulla variante Omicron: “rischio molto alto”. I dati dimostrano che la variante ha una capacità di raddoppiare i contagi

Nel consueto bollettino epidemiologico settimanale, l’Oms ha posto l’attenzione alla diffusione della variante Omicron. Essa rappresenta un rischio “molto alto”.  “Il rischio globale – specifica la nota – legato alla nuova preoccupante variante rimane molto alto”.

Si legge ancora: “Prove affidabili mostrano che Omicron ha un vantaggio di crescita rispetto alla variante Delta, con una capacità di raddoppiare in due o tre giorni”, aggiungendo che “si osserva un rapido aumento dell’incidenza dei casi in un certo numero di paesi”.

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Inoltre, la lettura dei dati riportati dall’Oms dimostra che nella settimana appena trascorsa, dopo un graduale aumento a partire dal mese di ottobre, “il numero globale di nuovi casi è aumentato dell’11% rispetto alla settimana precedente, mentre il numero di nuovi decessi è diminuito del 4%”. “Questo corrisponde – riferisce l’Oms – a poco meno di cinque milioni di nuovi casi e oltre 44.000 nuovi decessi”.

Il maggior numero di nuovi casi da variante Omicron è stato registrato negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia e in Italia.

“Un calo nell’incidenza dei casi è stata ora osservato in Sud Africa”, rileva l’Oms. “È probabile che il rapido tasso di crescita sia una combinazione dell’evasione immunitaria e dell’aumentata trasmissibilità intrinseca della variante di Omicron. I primi dati arrivati da Regno Unito, Sudafrica e Danimarca suggeriscono che c’è un rischio ridotto di ospedalizzazione per Omicron rispetto alla variante Delta”.

Tuttavia. aggiunge l’Omssono necessari ulteriori dati per comprendere i marker clinici di gravità della malattia compreso l’uso di ossigeno, il ricorso a ventilazione meccanica e i decessi e capire in che modo la gravità può essere influenzata dalla vaccinazione o da una precedente infezione”.

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