Per ora il fascicolò è aperto contro ignoti
La tragedia, avvenuta domenica al Mottarone, ha portato alla tragica scomparsa di 14 persone. Per il momento, si procede così le indagini aperte dalla Procura di Verbania contro ignoti.
Non si hanno ancora notizie sui tempi, ma intanto, tra le prove spunta il video di pochi secondi registrato dalla telecamera collocata nella stazione di monte, che mostra l’accaduto.
I militari stanno anche acquisendo la documentazione amministrativa, che, come ha spiegato il pm, consentirà di stabilire quali sono le persone che entrano nell’inchiesta.
I video sono a ciclo continuo, 24 ore su 24 e vanno a ritroso per 5 giorni: ” Per visionarli – spiega all’Ansa il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Alberto Cicognani – ci vorrà il tempo necessario. Stiamo facendo tutto con scrupolo”. Non si è ancora appurato, invece, se esista o meno una scatola nera.
Intanto per il momento la zona rimane sotto sequestro e transennata con il problema della cabina precipitata che dovrà essere rimossa cosa non semplici.
La cabina, infatti, così come i cavi e tutti i materiali verranno seminati dal Politecnico di Torino.
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“La cabina era sostanzialmente arrivata al punto di sbarco, si vede che sussulta e torna indietro” – ha spiegato il procuratore che ha visionato una piccola parte dei video delle telecamere di sorveglianza – La visuale è però limitata alla zona dell’arrivo. L’ipotesi della ‘forchetta’ fa parte degli accertamenti da fare. Dal video non si vede. La ‘forchetta’ è un meccanismo che fa parte del sistema di blocco e sblocco della cabina e se sia stato inserito o meno dovrà essere accertato”.
Intanto è anche iniziato il processo di risveglio, dell’unica vittima sopravvissuta: il bambino ricoverato a Torino.
La prognosi resta riservata e il piccolo al momento è stabile: nell’incidente il bambino ha perso i genitori, il fratellino ma anche bisnonni e nonni materni arrivati in Italia per una breve vacanza.
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