Beppe Grillo a due anni dalle accuse mosse contro il figlio interviene con un video
A due giorni dall’uscita sulle agenzia di stampa dei dettagli delle carte dell’inchiesta che riguardano le accuse legate al figlio e a tre suoi amici di stupro di gruppo, il fondatore del Movimento 5 stelle Beppe Grillo interviene sul caso che riguarda suo figlio Ciro. Lo fa con un video, per la prima volta in due anni dalle accuse, in cui dice: “Ormai sono due anni, sono stufo. Se dovete arrestare mio figlio, perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me perché ci vado io in galera”.
Il video in questione è intitolato “Giornalisti o giudici?”. “Mio figlio – dice Grillo sfogandosi – è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi. Io voglio chiedere perché un gruppo di stupratori seriali, compreso mio figlio dentro, non sono stati arrestati. La legge dice che gli stupratori vengono arrestati e messi in galera e interrogati in galera o ai domiciliari. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato niente perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera”.
Poi il fondatore del Movimento 5 stelle cita un video che è stato girato in quella circostanza: “C’è tutto il video, passaggio per passaggio, si vede che è consenziente, si vede che c’è il gruppo che ride, che sono ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello di fuori così perché sono 4 coglioni, non 4 stupratori”.
Il ragazzo è stato interrogato a lungo giovedì sera dal procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso e ha negato la violenza sessuale, parlando di “rapporti sessuali consenzienti”.
I fatti risalgono al 2019. In particolare alla serata tra il 15 e il 16 luglio, quando i giovani si trovavano insieme in vacanza in Costa Smeralda. La giovane vittima, una studentessa italo-svedese, ha raccontato di essere andata nella villa di Grillo dopo una serata al Billionaire, e lì sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali di gruppo.
Intanto entro la fine del mese i pm dovranno decidere se chiedere il rinvio a giudizio per Ciro Grillo e gli altri tre ragazzi.
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