25 Aprile, Liliana Segre al centro di un equivoco sulle mozioni in Senato

Liliana Segre

25 Aprile, Liliana Segre al centro di un equivoco sulle mozioni in Senato. Necessaria una nota di chiarimento

In occasione del 25 aprile sono due le mozioni che oggi vengono discusse al Senato. Una è stata presentata dalla maggioranza – a firma dei capigruppo di Fdi Lucio Malan, Lega Massimiiano Romeo e FI Licia Ronzulli assieme alle altre componenti di maggioranza – e chiede la “collaborazione di tutte le istituzioni e di tutte le forze politiche, ad adottare le opportune iniziative perché le pubbliche commemorazioni degli avvenimenti della storia italiana ed europea si svolgano nel rispetto della dovuta accuratezza storica, senza trarne occasione per attacchi ad avversari che pure si riconoscono nei principi, nei valori e nel dettato costituzionale”.

La seconda è stata presentata dalle opposizioni, che nel loro testo hanno utilizzato le parole della senatrice a vita Liliana Segre, che sottolineò come «le grandi Nazioni (…) dimostrano di essere tali anche riconoscendosi coralmente nelle festività civili, ritrovandosi affratellate attorno alle ricorrenze scolpite nel grande libro della storia patria. Perché non dovrebbe essere così per il popolo italiano? Perché mai dovrebbero essere vissute come date divisive, anziché con autentico spirito repubblicano, il 25 aprile, festa della liberazione, il 1° maggio, festa del lavoro, il 2 giugno, festa della Repubblica? Anche su questo tema della piena condivisione delle feste nazionali, delle date che scandiscono un patto tra le generazioni, tra memoria e futuro, grande potrebbe essere il valore dell’esempio, di gesti nuovi e magari inattesi». Nella stessa mozione si chiede di «adottare le iniziative necessarie affinché le commemorazioni delle date fondative della nostra storia antifascista si svolgano nel rispetto della verità storica condivisa e possano, solo così, essere terreno fertile per il mantenimento e la costruzione di un’identità collettiva e del senso di appartenenza a una comunità».

Leggi anche: Orsa JJ4, il padre di Andrea Papi: “Le istituzioni non hanno fatto niente”

Queste citazioni hanno creato confusione, attribuendo a Liliana Segre la firma della mozione. Tuttavia, l’ufficio al Senato del Gruppo Misto in Senato ha dovuto diffondere una nota di chiarimento, in cui si dice: «La senatrice a vita Liliana Segre, precisa di non essere promotrice, né firmataria di alcuna mozione, di quelle oggi in discussione nell’Aula del Senato».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *