Tragedia di Marcinelle, Calderoli: “non possiamo non riflettere sulle troppe vittime sul lavoro”

Tragedia di Marcinelle, Calderoli “non possiamo non riflettere sulle troppe vittime sul lavoro”

Tragedia di Marcinelle, nel 67° anniversario il monistro Calderoli: “non possiamo non riflettere anche sulle troppe vittime sul lavoro in Italia

La tragedia di Marcinelle fu un disastro minerario avvenuto nella miniera Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio, l’8 agosto 1956. L’incendio uccise 262 persone, di cui 136 erano italiane. L’incendio iniziò alle 8:00 del mattino nel pozzo numero 1 della miniera. Una scintilla elettrica causò un incendio in un tubo dell’olio ad alta pressione, che si propagò rapidamente ai tunnel sotterranei. Il fumo e i gas tossici fuoriuscirono dai pozzi e impedirono ai minatori di evacuare.

Le operazioni di soccorso iniziarono immediatamente, ma furono ostacolate dalle alte temperature e dal fumo. I soccorritori riuscirono a salvare solo 13 minatori. Il resto delle vittime fu trovato morto nelle gallerie sotterranee. La tragedia di Marcinelle fu una delle peggiori tragedie minerarie della storia. Il disastro fu causato da una serie di fattori, tra cui la mancanza di sicurezza nella miniera, le condizioni di lavoro precarie e la scarsa formazione dei minatori.

Il disastro di Marcinelle ebbe un profondo impatto sulla società italiana. Le vittime erano per lo più giovani e di origine contadina. La tragedia fu un duro colpo per le loro famiglie e per l’intera comunità italiana, ma ha portato a una serie di riforme nel settore minerario. Sono state migliorate le condizioni di sicurezza nelle miniere e sono stati formati meglio i minatori. La tragedia ha anche contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del lavoro in miniera.

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Quest’anno di tiene la 76ma cerimonia di commemorazione, che si è aperta con la benedizione della campana ‘Maria Mater Orphanarum’, seguita dai 262 rintocchi che hanno ricordato le vittime della tragedia del 1956. I nomi delle vittime sono stati letti uno ad uno. Subito dopo il sorvolo di due Tornado del sesto stormo dell’Aeronautica italiana ha chiuso la prima parte della commemorazione.

“Come ogni anno in occasione dell’anniversario dell’orribile tragedia di Marcinelle ricordiamo con una preghiera i 136 minatori italiani morti in quel disastro e insieme a loro tutte le complessive 262 vittime di quella tragedia. Ma come ogni anno mi ripeto, e mi dispiace doverlo fare, perché in questa giornata di ricordo e riflessione, sul lavoro e i suoi martiri, non possiamo non riflettere anche sulle troppe vittime sul lavoro in Italia: praticamente ogni anno abbiamo ‘una Marcinelle’ ogni tre mesi. Per cui anche quest’anno mi ripeto ribadendo che il miglior modo per ricordare i nostri ‘martiri’ del lavoro è fare sempre di più per aumentare la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro e abbassare queste tragiche cifre sulle morti bianche: questo Governo in questi primi mesi ha già messo in campo una serie di misure importanti per incentivare controlli e aumentare la sicurezza”, ha detto Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia.

In una nota il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha detto: “La tragedia di Marcinelle è parte integrante della storia del nostro Paese. Essa rappresenta ancora oggi una ferita al cuore di tutta l’Italia. Dei 262 minatori che persero la vita, onesti lavoratori e padri di famiglia, 136 erano nostri connazionali. A 67 anni di distanza, l’eco di quella sciagura richiama le istituzioni a vigilare rigorosamente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. A nome mio personale e della Camera dei deputati, desidero rinnovare l’omaggio commosso alla memoria delle vittime”.

Anche Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno diramato un messaggio. Ha detto la Meloni: “La catastrofe della miniera del Bois du Cazier di Marcinelle dell’8 agosto 1956 ha segnato per sempre la storia nazionale ed europea. L’Italia ha pagato il prezzo più alto di quella tragedia. Dei 262 minatori vittime del disastro, infatti, 136 erano nostri connazionali. Avevano deciso, con sofferenza e dolore, di abbandonare la Patria per emigrare in Belgio. Lavorarono duro, con umiltà e dedizione, senza garanzie, in condizioni terribili e ora inimmaginabili. Persero la vita nel buio della miniera, ma la loro luce non si è spenta e risplende nel ricordo e nella riconoscenza tributati loro dalla comunità nazionale. Figli d’Italia ai quali la Repubblica rende omaggio oggi, celebrando la Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Ricorrenza istituita nel 2001 dall’indimenticato Ministro Tremaglia – con il quale ho avuto l’onore di essere insieme a Marcinelle – per ricordare e onorare i lavoratori italiani caduti in ogni continente e il contributo economico, sociale e culturale delle loro opere al progresso delle Nazioni che li hanno accolti. Marcinelle è diventata un simbolo, un tassello di quel grande mosaico che è la storia dell’emigrazione italiana, un susseguirsi di enormi sacrifici ma anche di straordinari successi e obiettivi raggiunti. Oggi rendiamo omaggio anche a tutto questo e riscopriamo il legame che ci lega agli italiani all’estero, ambasciatori d’Italia nel mondo col Tricolore nel cuore”.

Mattarella, invece, ha scritto: “La doppia ricorrenza dell’anniversario del disastro minerario di Marcinelle e della “Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo” ci consente di ricordare con riconoscenza il sacrificio dei 136 minatori italiani che persero la vita al Bois du Cazier e di tutti i connazionali caduti sul lavoro all’estero. Con il loro operato essi hanno contribuito a promuovere i più alti valori sociali e culturali che animano la Costituzione repubblicana e la stessa Casa comune europea, a cominciare dal diritto al lavoro. Viviamo mesi difficili, segnati dall’impatto di molteplici crisi di diversa natura: dall’esecrabile aggressione russa all’Ucraina ai tanti conflitti irrisolti in altri quadranti geografici, dal cambiamento climatico all’insicurezza alimentare.  Tutto ciò accresce la precarietà economica e il rischio di sfruttamento di esseri umani. È quindi più che mai necessario mantenere salda la tutela dei lavoratori. Di tutti i lavoratori, ovunque essi si trovino, quale che sia la loro nazionalità, per prevenire e sanare inaccettabili forme di marginalizzazione. Nel ringraziare Sua Maestà la Regina Paola per aver onorato con la sua presenza questo momento di memoria, rinnovo le più sentite espressioni di cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime della tragedia di Marcinelle e di ogni altro tragico evento nel corso del quale cittadini italiani abbiano perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali”.

Fonte immagine: Di I, Luc Viatour, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6177300

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