Torre del Greco, si aggrava la posizione della mamma che uccise il suo bambino

Torre del Greco, si aggrava la posizione della mamma che uccise il suo bambino

Torre del Greco, si aggrava la posizione della mamma che uccise il suo bambino affogandolo in mare il 2 gennaio 2022

Il 2 gennaio 2022, a Torre del Greco, in provincia di Napoli, Adalgisa Gamba, 41 anni, fu accusata di aver ucciso il suo bambino di appena due anni e mezzo. Il piccolo fu trovato privo di vita su una spiaggia di Torre del Greco e secondo le ricostruzioni dei fatti, la donna era entrata in acqua portando con sé il piccolo, affogandolo.

La Corte di Assise di Napoli ha disposto ora una perizia psichiatrica nei confronti della donna, che era già stata sottoposta, per due volte, a perizie con la finalità di accettare se fosse capace di intendere e volere al momento del fatto.

Tuttavia, la posizione della donna sembra aggravarsi dopo l’analisi del cellulare, in cui emergerebbero dei messaggi inviati al marito e padre del piccolo, dal contenuto aggressivo. Una delle frasi utilizzate dalla donna, dice: «Non dorme, forse ci vuole ciuccio, o vogliamo farlo schiattare e magari si toglie il vizio?».

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Inoltre, dal cellulare è emersa anche la ricerca accurata che donna avrebbe compiuto su internet per mettere a segno il suo piano omicida. Il cellulare, sottoposto a perizia, ha fatto emergere le seguenti ricerche ravvicinate: «Morte bimbo strangolato», «buttare figlio in mare», «bambino ucciso perché piangeva», «ucciso con candeggina», «strage familiare», «uccide figlio disabile» e «aggressione con coltello pena». Inoltre, la donna era convinta che il suo bimbo soffrisse di autismo, diagnosi a cui era giunta per la vivacità del piccolo.

In seguito a quanto emerso, per l’accusa, la donna dimostra lucidità e premeditazione nel suo piano omicida.

Fonte immagine: https://twitter.com/_Carabinieri_/status/1620757965862232067/photo/1

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