Terremoto in Toscana di magnitudo Richter 4.8, traffico ferroviario interrotto

Terremoto in Toscana alle prime ore dell’alba, traffico ferroviario interrotto. Molta paura tra la gente che si è riversata in strada
“Un terremoto di magnitudo Richter 4.8 è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV alle ore 05:10 italiane del 18 settembre 2023 nella provincia di Firenze, ad una profondità di 8.4 km. L’epicentro del terremoto è stato individuato a circa 3 km a Sud Ovest del comune di Marradi (FI), circa 42 Km circa a nord di Firenze. Tra le città con più di 50000 abitanti vicine all’epicentro, segnaliamo Imola (BO) e Faenza (RA) a 35 km”, questa la nota con cui l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia segnala la scossa di terremoto che si è avvertita questa mattina. Nella stessa nota viene specificato che “l’evento sismico è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano, in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Risulta essere avvertito in un area compresa tra Perugia e Trento”.
🔴🔴 [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.8 ore 05:10 IT del 18-09-2023 a 3 km SW Marradi (FI) Prof= 8.4 Km #INGV_36163811 https://t.co/LMeWHstHB2 https://t.co/SsQf0SXi81
— INGVterremoti (@INGVterremoti) September 18, 2023
Dice ancora l’Ingv: “Analizzando la sismicità recente in quest’area (30 km da Marradi) si sono verificati altri eventi di magnitudo superiore a 4.0 dal 2000 ad oggi”.
Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, a Sky Tg24, ha affermato che «non risultano danni importanti». Ha poi aggiunto che «le verifiche continueranno per tutta la giornata». Intanto, per sicurezza il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, ha stabilito la chiusura della scuole. Le scosse di terremoto, si spiega, «hanno spaventato la popolazione di Marradi che è scesa per strada. È stato attivato il Centro operativo comunale. La Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, che sta monitorando la situazione, non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni a cose e persone».
«Sto seguendo la situazione in Mugello. Circa 300 le chiamate arrivate alla nostra centrale 112 di richiesta informazioni e paura, senza particolari criticità – ha detto il governatore della Toscana Eugenio Giani – Attivata la Protezione Civile per assistenza alla popolazione. Ritardi e cancellazioni sulla rete ferroviaria per verifiche di stabilità».
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Per ora, dunque, nessun danno rilevato, ma solo tanta paura. Nelle città colpite, la popolazione si è riversata nelle strade. Secondo l’Ingv, «sono attesi nelle prossime ore altri eventi». Diversa la situazione a Forlì-Cesena, dove risultano «molte richieste da parte di cittadini spaventati, in corso alcune verifiche per delle crepe in abitazioni private, nessuna segnalazione di danni o persone coinvolte».
Riscostruendo la storia sismica della Toscana, l’Ingv informa che “sono due i forti terremoti del passato più vicini all’area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello regione storica nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze: l’evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l’evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4. In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino”.
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