Terremoto in Siria, ritrovata la famiglia italiana di origini siriane

Terremoto in Siria, ritrovata la famiglia italiana di origini siriane

Terremoto in Siria, ritrovata la famiglia italiana di origini siriane. Ancora disperso l’imprenditore Angelo Zen

Sono stati ritrovati i corpi di tre adulti e tre bambini, tutti dello stesso nucleo famigliare, che – dopo essere stati identificati – si è scoperto essere la famiglia italiana di origini siriane dispersa nel terremoto che ha colpito Turchia e Siria. A dare la notizia è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che su Twitter ha scritto: «Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno».

La famiglia, viveva da anni a Vanzaghello, in provincia di Milano, dove gestiva un’officina. Attualmente si trovava in Siria per un viaggio programmato per festeggiare una parente che aveva partorito un bambino.

Ancora disperso, invece, l’imprenditore Angelo Zen. Su di lui ha detto il ministro Tajani: «Nelle scorse ore un primo team dell’ambasciata è stato inviato a Kahramanmara per facilitare la ricerca di Angelo Zen». «La squadra dell’Unità di crisi della Farnesina è formata da Carabinieri e poliziotti esperti nella ricerca dei dispersi. Speriamo sempre».

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Infine, ha informato che «Dall’aeroporto di Pisa sta partendo ora un nuovo carico di aiuti che atterrerà nelle prossime ore a Beirut e sarà poi trasferito via terra in Siria. Sono aiuti destinati alla Mezzaluna Rossa siriana».

Anche Giorgia Meloni ha appena twittato: “Proseguono senza sosta le operazioni di ricerca e soccorso in Turchia e Siria, colpite dal terremoto. Dopo 122 ore sotto le macerie salvata una bimba di 2 anni nella provincia di Hatay. Un messaggio di speranza in questo momento di grande difficoltà”.
Si continua a scavare in Turchia, nella drammatica speranza di ritrovare ancora qualcuno in vita, ma più passano le ore, più le probabilità si affievoliscono. Infatti, si sta per passare alla fase due delle operazioni, ovvero quella in cui ci si concentra sulle cure ai superstiti e sulla messa in sicurezza degli stabili ancora in piedi, ma non più agibili. I morti, per ora sono stimati, intorno ai 25mila.
Fonte immagine: https://twitter.com/vigilidelfuoco/status/1623602567488872448/photo/1

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