Tempo delle Donne, Mattarella: i femminicidi “intollerabile barbarie sociale”

Tempo delle Donne, il messaggio di Mattarella: “le donne hanno cambiato la politica, la cultura e la società”
In occasione della decima edizione del Tempo delle Donne, appuntamento che quest’anno si terrà l’8, il 9 e il 10 di settembre alla Triennale di Milano, Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicario del Corriere della Sera, dice: “Nei dieci anni di il Tempo delle Donne abbiamo affrontato temi come la maternità, il sesso e l’amore, la forza, l’impatto, la felicità. Argomenti giganteschi molto diversi tra loro ma tutti accomunati da un unico traguardo, quello delle libertà. Di pensiero, di espressione, di corpi, di stampa, di spazi, di scelte, d’amare. Ed è per questo che proprio la libertà è la parola che abbiamo scelto per la decima edizione de il Tempo delle Donne 2023″.
Per l’occasione, Sergio Mattarella ha inviato un messaggio, ribadendo il concetto di libertà e il ruolo e il rispetto della donna nella società: “Il centro della vostra riflessione, quest’anno, è la libertà, diritto inalienabile di ogni persona, fondamento degli Stati e delle società, a partire dalla nostra Repubblica. Si tratta di una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa. Perché libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione”.
Continua il Presidente: “Il valore della libertà, l’aspirazione a svilupparla si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti. Ma tuttora, e in tutto il mondo, la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze. Nelson Mandela scriveva che «essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri». Non vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni. Non c’è libertà in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dall’istruzione e dal mondo del lavoro. Non c’è completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo. Non c’è libertà, oggi, quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali”.
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Mattarella poi entra nello specifico sulle ultime vicende di cronaca e dice: “La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo”.
“Abbiamo oggi bisogno più che mai della forza e della cultura delle donne, che con le loro lotte, il loro impegno, la loro originalità hanno indotto e talvolta costretto le società moderne a ripensare stili, modelli e organizzazioni, contribuendo all’affermazione del valore universale della libertà”, continua il Presidente Mattarella che aggiunge: “Le donne hanno cambiato la politica, la cultura e la società. E continueranno a farlo, in questa stagione in cui sfide decisive impegnano l’Italia, l’Europa e il mondo intero sulla frontiera della pace, dello sviluppo, dei cambiamenti climatici, dell’occupazione e della riduzione delle disparità”.
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