Suicidi in carcere, il videomessaggio di Nordio: «Più telefonate a casa per i detenuti»

Al centro del videomessaggio di Ferragosto inviato dal ministro Carlo Nordio a chi lavora nelle carceri e chi ci vive il tema dei troppi suicidi che vi avvengono
Un videomessaggio da parte del ministro Carlo Nordio inviato a pochi giorni dal doppio suicidio di due detenute nel carcere delle Vallette di Torino. Si sono tolte la vita la 43enne nigeriana Susan John, che si è lasciata morire di fame e di sete, e la 28enne italiana Azzurra Campari, trovata impiccata nella sua cella.
«Il mio primo pensiero va alla memoria di chi ha compiuto la drammatica scelta di togliersi la vita. È una consuetudine non solo nazionale ma mondiale, una tragedia che dobbiamo fare di tutto per ridurre se non eliminarla», ha detto Nordio nel videomessaggio. E poi: «ogni suicido è una sconfitta per lo Stato, per la giustizia e mia personale».
Secondo il ministro della Giustizia, una strada da percorrere per scongiurare queste sciagure dovrebbe essere quella di aumentare i colloqui telefonici con i familiari per i detenuti. Poi Nordio è tornato a parlare del tema del sovraffollamento, che aveva già preannunciato sabato scorso nel corso della visita al penitenziario torinese. «Se riuscissimo a ristrutturare entro tempi ragionevoli edifici dismessi, magari delle caserme, ci sarebbe l’assunzione di nuovo personale, che non sarebbe sottratto alle strutture già esistenti».
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Ma il sindacato di polizia penitenziaria ribatte: «Il Ministro Nordio propone più telefonate ai detenuti. La domanda conseguente è se si renda conto di dove è e di come funzionano le cose in carcere», polemizza l’Osapp. «Più telefonate ai detenuti significa ancora una volta più lavoro alla polizia penitenziaria che nel frattempo è già assai meno di quello che dovrebbe essere: oppure Nordio pensa che i detenuti abbiano la cabina telefonica in cella con tanto di gettoni? Prima di lanciare consimili proposte, ha accertato Nordio quante telefonate, tra ordinarie e straordinarie, sono autorizzate già adesso settimanalmente a ciascun detenuto?», chiede con tono provocatorio il segretario dell’Osar Leo Beneduci.
La morte di Susan John, che ha rifiutato il cibo fino alla morte alle Vallette di Torino, può essere paragonata al suicidio di Hermann Göring, il gerarca nazista delle SS che inghiottì una capsula di cianuro? #matrice pic.twitter.com/6S3XfZVeoV
— Alekos Prete (@AlekosPrete) August 13, 2023
fonte immagine: Di Ministero della giustizia – Ministero della giustizia, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=126745829
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