
Studentessa francese suicida, fermato un giovane di 19 anni, che ha negato la violenza, parlando di rapporto consenziente
Un 19enne residente a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, è stato indagato, come atto dovuto, per l’ipotesi di reato di violenza sessuale nell’ambito delle indagini intorno al suicidio della studentessa francese in Italia per il progetto Erasmus. La giovane era stata trovata impiccata domenica sera nella camera dell’appartamento in cui viveva con altri ragazzi nel capoluogo Salentino.
Dietro il suicidio potrebbe esserci una violenza sessuale subita dalla giovane. Al vaglio degli inquirenti il cellulare della giovane e la sua agenda, dove ha annotato un messaggio prima di togliersi la vita: “E’ difficile rimanere soli” e “sopportare quello che è accaduto. Non è colpa di nessuno, non ce l’ho con nessuno. Vi amo. Sono triste”, ha scritto la studentessa.
Sotto sequestro anche il referto medico dell’ospedale di Lecce datato 19 ottobre, in cui sarebbe stata confermata la violenza sessuale. La giovane aveva confessato a due amiche di essere stata violentata, ma per la violenza non ha fatto denuncia. Ulteriori conferme potrebbero giungere dall’autopsia prevista per oggi e che sarà eseguita dal medico legale Alberto Tortorella.
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Il giovane, sentito dagli agenti della squadra mobile, ha confermato la sua presenza nell’appartamento della vittima due giorni prima del suicidio e di aver avuto un rapporto sessuale con la studentessa, ma ha negato la violenza, parlando di un rapporto consenziente.
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