Strage di Bologna, l’ex moglie di Bellini: “è lui, è certamente Paolo, lo riconosco”

Strage di Bologna, l'ex moglie di Bellini è lui, è certamente Paolo, lo riconosco

Strage di Bologna, l’ex moglie di Paolo Bellini smonta l’alibi del marito e lo riconosce nelle immagini dell’epoca girare alla stazione 

Era il 2 Agosto del 1980 quando alla stazione di Bologna centrale, alle 10:25, un ordigno contenuto in una valigia è stato fatto esplodere, provocando la distruzione di parte della stazione e la morte di 85 persone. Oltre 200 furono le persone che rimasero ferite. Si è trattato dell’attentato terroristico più grave avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.

Come esecutori materiali sono stati individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti, Francesca Mambro. A lungo gli ipotetici mandanti sono rimasti sconosciuti, sebbene fossero rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati.[10][11][12] Nel 2020 l’inchiesta della Procura generale di Bologna ha concluso che Paolo Bellini (ex Avanguardia Nazionale), esecutore insieme agli ex NAR già condannati in precedenza, avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori. Essendo questi ultimi ormai tutti deceduti, non potranno essere intraprese ulteriori azioni giudiziarie.

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Attualmente, al processo in corso, la testimonianza dell’ex moglie di Paolo Bellini lo incastra come uno degli esecutori dell’attentato. Negli anni ’80 Bellini era stato assolto dalle accuse dicendo che quel giorno era in vacanza con la famiglia in un albergo al Passo del Tonale, ma la testimonianza di Maurizia Bonini dice tutt’altro:

“E’ Paolo, è certamente Paolo, perché ha una fossetta qua (accanto al mento), ha i capelli più indietro, ma è comunque lui, nella foto del telegiornale lo riconosco ancora meglio. E’ Paolo, ed è riconoscibile da parte mia nella parte inferiore del video”, sono queste le parole dell’ex moglie di Bellini, che in aula, protetta da un paravento perché il marito non possa vederla, spiega anche il motivo per cui all’epoca dei fatto non denunciò: “mai lo avrebbe immaginato capace di una strage del genere”,  aggiungendo che “negli anni successivi ha confessato omicidi e altri reati, e ho capito che al tempo aveva una vita parallela”.

Per l’alibi, che già allora non convinceva gli inquirenti, la donna ha confermato che andarono in vacanza, ma quel giorno partirono dopo pranzo da Rimini, poiché Bellini arrivò a casa tardi, dice la donna. La nuova testimonianza sembra aggiungere un tassello ad una storia che rappresenta ancora una ferita aperta per il nostro Paese.

Fonte immagine: Di AFP / Getty Images – Bologna, 2 agosto 1980, su ilpost.it, 2 agosto 2012., Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=7568234

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